LECCE – Doveva essere un allenamento punitivo per la mancata promozione in serie B. Doveva essere ma non lo è stato, almeno non per tutti. Nove giocatori del Lecce, che hanno esibito un certificato medico, hanno disertato nel pomeriggio l’allenamento-punizione organizzato dal presidente, Savino Tesoro, nonostante la stagione agonistica sia finita domenica scorsa con la mancata promozione in serie B.
In 13 hanno risposto ‘presente’ sul terreno dello stadio di via del Mare (Martinez, Bogliacino, Petrachi, Malcore, Pia’, Di Maio, Bleve, Bustamante, Memushaj, Fatic, Chevanton, Rosafio e Vinicius) al rispetto degli obblighi contrattuali – sino al 30 giugno prossimo – invocati dal dirigente.
Altri due giocatori sono risultati assenti o perché hanno ottenuto un permesso (capitan Giacomazzi) o per i postumi di un’operazione al naso (Falco).
Sugli spalti, dopo le violenze di domenica, soltanto una ventina di supporter ha assistito in silenzio agli esercizi di palleggio che per circa 30 minuti hanno visto impegnati i superstiti calciatori giallorossi.
”Era importante capire – ha spiegato l’ad, Antonio Tesoro – chi aveva il coraggio di metterci la faccia. Da chi c’era, ho avuto piena conferma su quelle che erano le mie impressioni”. ”Dispiace – ha aggiunto – perché bisogna essere più uomini e metterci la faccia. Ma chi e’ venuto quest’oggi mi ha fornito un segnale importante”.