Mario Toffari, il sarcerdote spiega il 7° comandamento: “Non rubare come la Juventus”

di admin
Pubblicato il 8 Maggio 2020 - 16:24 OLTRE 6 MESI FA
Mario Toffari, il sarcerdote spiega il 7° comandamento: "Non rubare come la Juventus"

Mario Toffari, il sarcerdote spiega il 7° comandamento: “Non rubare come la Juventus” (da Facebook)

BRESCIA – Mario Toffari, un sacerdote di Brescia, ha voluto usare un esempio calcistico per spiegare ai suoi fan di Facebook il settimo comandamento: “Non rubare“.

Riportiamo di seguito, le dichiarazioni del sacerdote lombardo.

Settimo comandamento, non rubare

Il non rubare è fatto di due realtà, la prima è non prendere una cosa che non è nostra…

La seconda, se l’abbiamo presa, commettendo un peccato, dopo dobbiamo restituirla

Recentemente, ieri, una blasonata società di calcio, la Juventus, che ha vinto tutto, ha dichiarato di non volere lo scudetto in caso di sospensione definitiva del campionato

Fin qui bellissimo, ma poi la Juve ha commesso un errore, ha detto: “Non siamo come l’Inter…”.

La Juve non può parlare così perché dieci anni fa, è stata beccata mentre pagava gli arbitri per rubare le partite. 

Poi gli scudetti sono stati assegnati a chi lo meritava, ovvero l’Inter…

Quindi la Juve non può fare la morale a nessuno, non ha fatto altro che restituire gli scudetti a chi effettivamente lo meritava, quello di cui vi parlavo prima…

chi ruba deve restituire la cosa che ha sottratto al legittimo proprietario…

Ma è ovvio che l’onestà non può essere identificata con il colore nero, né tantomeno con il bianconero…

Questo era il modo più semplice per spiegarvi il settimo comandamento: “Non rubare o restituire le cose rubate al legittimo proprietario…”.

Se non siete d’accordo, potete rispondermi nei commenti ma sono vietate le parolacce…”.