Minala difende Carlo Tavecchio: “Sono altri i razzisti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Luglio 2014 - 18:19 OLTRE 6 MESI FA
Minala difende Carlo Tavecchio: "Sono altri i razzisti"

Minala difende Carlo Tavecchio: “Sono altri i razzisti”

ROMA –  “Io sono grato a Carlo Tavecchio che mi ha aiutato quando sono arrivato dall’Africa e sono stato abbandonato da un procuratore. Non mi sento offeso dalle sue parole, i razzisti sono altri”. E’ questo il senso di una dichiarazione all’ANSA di Jospeh Minala, giocatore camerunense della Lazio.

“Francamente – dichiara all’Ansa Minala – non ho alcun motivo di sentirmi offeso dalle parole di Tavecchio, che ritengo del tutto usate contro di lui chissà quali fini, poiché durante la mia esperienza calcistica se devo qualcosa a qualcuno è proprio a Carlo Tavecchio”.

”Io so cosa significa venire dall’Africa con la speranza di diventare un grande calciatore – prosegue il calciatore camerunense – So cosa significa essere abbandonato a una stazione da un procuratore senza scrupoli con tante false promesse. Quando per mia fortuna mi trasferirono poi alla Città dei Ragazzi, fu proprio Tavecchio ad inserirmi nel circuito calcistico dandomi modo di testare le mie capacità con i dilettanti. In poco tempo, appena 8 mesi, sono approdato in Primavera e poi in serie A, realizzando il mio più grande sogno”.

”Ora sono in prima squadra – prosegue il giocatore della Lazio – ma comunque anche su di me, come in queste ore su Tavecchio, ho visto abbattersi il circolo mediatico su una questione tanto ridicola quanto imbarazzante, la mia età. Quello sì che è stato un atto discriminatorio nei miei confronti, diffuso e rilanciato da gran parte dei media nazionali e da numerosi pseudo-opinionisti senza alcun pudore, gli stessi che oggi si scandalizzano per una frase palesemente, e a questo punto volutamente, male interpretata”. ”Guardando al mio caso, e al sostegno ricevuto proprio da Tavecchio, al quale ribadisco la mia più profonda gratitudine – conclude Minala – mi sembrano dunque inopportune e pretestuose le polemiche sollevate in queste ore”.