MotoGp, Gp Germania: diretta live streaming in tempo reale

Pubblicato il 18 Luglio 2010 - 13:05 OLTRE 6 MESI FA

Valentino Rossi

Prende il via alle 14 il Gp di Germania classe MotoGp.

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Andrea Dovizioso ha chiuso il warm up della Motogp al primo posto con il tempo 1’31«638 su una pista ancora bagnata. Il pilota della Honda ha beffato sul finale l’australiano della Ducati Casey Stoner che ha finito le sue prove in seconda posizione. Terzo riferimento per Jorge Lorenzo (Yamaha), poi Dani Pedrosa (Honda), quarto. Settimo tempo per Marco Melandri (Honda). Valentino Rossi ha terminato con il nono tempo un warm up giustamente prudente. Loris Capirossi e la sua Suzuki sono in 11/a posizione mentre Alex De Angelis (Honda) ha chiuso con il 15/o tempo.

Jorge Lorenzo ha ottenuto la pole position del gp di Germania, classe MotoGp, con il tempo di 1’21«817. Dietro lo spagnolo della Yamaha partirà Casey Stoner con la Ducati. Chiude la prima fila l’altro spagnolo Dani Pedrosa (Honda). Valentino Rossi partirà in quinta posizione, preceduto anche da Andrea Dovizioso (Honda). Sul circuito del Sachsenrig terza fila per Marco Simoncelli (Honda). Quarta fila per Marco Melandri (Honda) che ha ottenuto il decimo tempo, mentre sono lontani Loris Capirossi (Suzuki) in 14/a piazza e Alex De Angelis (Honda), 17/o e autore di una caduta a pochi minuti dalla fine del turno.

GRIGLIA DI PARTENZA – MotoGP: 1. Jorge Lorenzo (Spa/Yamaha) 1’21«817 2. Casey Stoner (Aus/Ducati) a 0.024 3. Dani Pedrosa (Spa/Honda) 0.131 4. Andrea Dovizioso (Ita/Honda) 0.446 5. Valentino Rossi (Ita/Yamaha) 0.578 6. Hector Barbera (Spa/Ducati) 0.637 7. Randy de Puniet (Fra/Honda) 0.793 8. Marco Simoncelli (Ita/Honda) 0.807 9. Aleix Esparagaro (Spa/Ducati) 1.093 10. Marco Melandri (Ita/Honda) 1.100 11. Mika Kallio (Fin/Ducati) 1.144 12. Colin Edwards (Usa/Yamaha) 1.209 13. Ben Spies (Usa/Yamaha) 1.211 14. Loris Capirossi (Ita/Suzuki) 1.223 15. Nicky Hayden (Usa/Ducati) 1.273 16. Alvaro Bautista (Spa/Suzuki) 1.376 17. Alex De Angelis (Rsm/Honda) 1.698.

VALENTINO ROSSI – «Direi che andata bene, ho sofferto un pochino per i due turni, ma dopo una sessantina di giri…». Valentino Rossi è soddisfatto del suo quinto posto, al termine della sua prima sessione di prove ufficiali, sei settimane dopo il terribile incidente del Mugello, quando la Yamaha lo lanciò verso il cielo. Nella ricaduta tibia e perone della gamba destra fecero crac. La pole è andata a Jorge Lorenzo (quarta stagionale), e dietro lo spagnolo leader del Mondiale partirà il ducatista Casey Stoner. Dani Pedrosa e la sua Honda chiudono la prima fila. Anche Andrea Dovizioso (Honda) ha preceduto Rossi. Ancora zoppicante, aiutandosi con una stampella per salire in moto, il campione di Tavullia ha comunque chiuso non troppo lontano dalla prima fila. «Alla fine abbiamo fatto una modifica che non ci ha aiutato – ha spiegato il campione in carica della classe MotoGp – potevo fare il quarto posto, ma i tempi di Pedrosa e Stoner non erano alla mia portata». Una seconda fila sulla griglia di partenza del Sachsenring che non gli lascia l’amaro in bocca. «Fare quarto o quinto non cambia tanto». Il pensiero, adesso, va alla gara ed ai suoi ritmi infernali. Saprà Rossi tenere testa agli avversari, nonostante la gamba offesa? Rossi è ottimista: «In corsa sarà meno problematico perchè si faranno meno giri di ieri. Partire quinto non è male, poi vedremo quale sarà il mio passo. Il fisico risponde meglio di come mi aspettavo. Dopo i test di Misano e Brno non ero così in forma. Qui ogni volta che risalgo in moto va meglio». Venerdì, dopo le prime libere, si era chiesto come avrebbe trascorso la notte dopo una giornata di prove. Ed il responso Š stato incoraggiante: «È andata bene – risponde Rossi – si Š gonfiata un pò la gamba nella zona della frattura, stasera mi farà massaggiare in clinica per farla sgonfiare un pò ». La prima fila era un miraggio. «Lorenzo, ma anche Stoner e Pedrosa hanno fatto un buon lavoro – ammette Vale – battere uno di questi tre non credo sia possibile per il mio stato di forma. Io ancora non posso andare forte subito come fanno i ragazzi che sono davanti. Non lo potrei fare nemmeno se avessi fatto solo un mese di stop, senza la frattura. Il feeling viene stando molto in moto, gli altri sono più veloci e reattivi di me». Del problema alla moto di Lorenzo (rottura del motore, fiamme dalla carena e copiosa perdita di olio in pista, con scivolata di De Puniet e Spies) non si è reso conto subito: «Quando Lorenzo ha rotto il motore io ero in pista. Solo dopo, però, mi sono reso conto che era una situazione pericolosa. Per me scivolare non sarebbe stato stato molto bello».