Neymar squalificato? Ha scambiato la maglietta con Halstenberg del Lipsia: il regolamento Covid parla chiaro…
Pubblicato il 19 Agosto 2020 - 12:54 OLTRE 6 MESI FA
Sarebbe una beffa e un danno incalcolabile per il Paris Saint Germain, oltre che un vero peccato per gli sportivi di mezzo mondo.
Neymar squalificato? A fine partita, al termine della semifinale di Champions League vinta con il Lipsia per 3 a 0, il fuoriclasse brasiliano ha scambiato la maglietta con il tedesco Halstenberg.
Il regolamento introdotto per contrastare la diffusione del contagio Covid-19 parla chiaro: il tradizionale scambio a fine match è espressamente vietato.
Neymar squalificato? Se non l’Uefa, magari l’avversario farà ricorso
Chi trasgredisce alla regola Uefa è passibile di sanzione disciplinare, tradotto, di squalifica.
In teoria dunque potrebbe saltare la finalissima di domenica 23 agosto a Lisbona contro la vincente nella semifinale di stasera tra Bayern Monaco e Lione.
In effetti non si teme tanto per una improbabile decisione intransigente della Uefa, quanto per un opportunistico ricorso proprio dei prossimi avversari.
Da magnifico solista a direttore d’orchestra
Neymar si è presentato a questa final eight tirato a lucido (sebbene stranamente impreciso sotto porta). Sia con l’Atalanta che con il Lipsia ha aggiunto solidità all’arte da funambolo che gli si riconosce.
Dribbling ubriacanti, tunnel irridenti, finte e contro finte. Ma ieri sera ha anche guidato l’asfissiante pressing del trio d’attacco, con i velocissimi ‘Mbappé e Di Maria.
Certo atteggiamenti e indisciplina, fuori e dentro il campo, restano gli stessi. Prima della semifinale si è presentato allo stadio con una gigantesca cassa in mano per sparare la musica a tutto volume, dopo sfottò social ai tedeschi.
Resta che, senza Messi, è lui la stella più luminosa. Anche ieri, assist volante di tacco per il gol di Di Maria.
Aspira al trono del triste asso del Barcellona e di Cristiano Ronaldo sbattuto fuori agli ottavi: l’impressione è che solo il fortissimo Bayern potrà togliergli la soddisfazione.
A meno che il Lione di Garcia – difesa, contropiede e tanta fortuna – non faccia un altro scherzo. A quel punto non si farebbe scrupoli a far fuori prima del match il brasiliano, leader indiscusso degli odiati parigini. (fonte Fanpage.it)