Sampdoria, minacce ai giocatori: “Se retrocediamo in Serie B vi uccidiamo”

Pubblicato il 18 Aprile 2011 - 09:50 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA – Un solo punto in cinque partite e la serie B che si avvicina a passi da gigante. La sconfitta contro il Milan, e la vittoria contemporanea di Parma e Cesena, fa sprofondare la Sampdoria al terzultimo posto solitario della classifica. Ma lo spettro peggiore per i blucerchiati, ben piu’ spaventoso di vedere Cassano segnare alla sua ex squadra, si materializza davanti a una quindicina di giovani incappucciati che prendono a sassate il pullman della squadra e minacciano di morte Palombo e compagni.

La notte da paura della Samp, iniziata con le tre ‘sberle’ del Milan, diventa incubo sul piazzale dell’Ac Hotel di Genova. Sono ormai le due passate, i pochi giocatori rientrati con il pullman della squadra intorpiditi dal sonno che non vedono l’ora di arrivare a casa per continuare a dormire nel loro letto. Il risveglio e’ brusco e ha il suono pesante delle pietre contro i finestrini e la carrozzeria. Il parabrezza va in frantumi e sul pullman salgono quattro o cinque energumeni, passamontagna sul volto e bastoni in mano.

Volano gli insulti e le minacce: ”Bastardi, se andate in B vi ammazziamo”. Angelo Palombo, il capitano, prova a riportare la calma. Si alza dal suo sedile e va incontro alla contestazione, ma gli ultra lo spintonano e cercano di avvicinarsi agli altri giocatori, tra cui Ziegler, Pozzi e Padalino. ”Non siete degni della maglia, provate a perdere di nuovo e vi facciamo fuori”, urlano mentre colpiscono dall’interno i finestrini del pullman con i caschi delle moto.

Tutto in soli cinque minuti, che ai blucerchiati sono pero’ sembrati un’eternita’. Sul posto arrivano polizia e carabinieri, ascoltano le testimonianze di Palombo e degli altri e danno inizio alle indagini, ma non sara’ facile identificare questi tifosi-teppisti, che non sembrano appartenere ai gruppi del tifo organizzato. ”Nessun risultato sportivo, seppure fortemente negativo, puo’ giustificare un’azione simile”, attacca il club in una nota ufficiale, mentre il presidente Riccardo Garrone si dice ”molto dispiaciuto”, ma piu’ che convinto ad andare avanti. ”L’ho fatto fino ad ora – dice – e non mi tiro indietro”. Neppure di fronte a una squadra in picchiata e al fantasma della serie B. Il sogno della Champions League cullato soltanto la scorsa estate sempre ormai lontano anni luce.

Il cambio di panchina, da Di Carlo a Cavasin, non ha sortito gli effetti sperati, ma al momento non sembrano esserci all’orizzonte altri scossoni tecnici. ”Il momento e’ difficile e delicato – sottolinea il club – ma l’unico modo per poterne uscire e’ quello di rimanere uniti e coesi”. Per questo motivo, e forse anche per evitare nuove contestazioni, la societa’ sta valutando di portare la squadra in ritiro gia’ da domani, quando e’ prevista la ripresa degli allenamenti. Sabato prossimo c’e’ il Bari, una sfida diretta che assume il sapore dell’ultima spiaggia. Dentro o fuori.