Sarà una Olimpiade indimenticabile per Remi Lindholm, ma non in senso positivo né tantomeno per il risultato. Lo sciatore di fondo finlandese è arrivato a fine gara stremato e con il pene congelato (Sic!). Lindholm è giunto al traguardo in 28esima posizione, con un ritardo di oltre 4 minuti sul vincitore Alexander Bolshunov.
La gara maschile dei 50 km di sci di fondo ha messo a dura prova tutti gli atleti di Pechino, al punto che il percorso è stato ridotto quasi della metà, a 28,4 km, proprio a causa del freddo tagliente e delle raffiche di vento proibitive.
“È stata una delle peggiori competizioni a cui ho partecipato – ha raccontato ai media finlandesi Lindholm – Si trattava solo di resistere e combattere contro quel freddo incredibile”.
Remi Lindholm, il traguardo e la richiesta della borsa d’acqua calda
La prima cosa che ha fatto Remi Lindholm, al suo arrivo al traguardo, è stata rifugiarsi negli spogliatoi e chiedere una borsa dell’acqua calda.
“Lo sentivo congelato – ha spiegato – E il dolore era abbastanza insopportabile”. Dopo un quarto d’ora, quando la circolazione si era finalmente riattivata, ha trovato un po’ di sollievo ma la fitta gli ha lasciato addosso una sensazione di indolenzimento e dolore pulsante.
Remi Lindholm, non era la prima volta
In realtà non era la prima volta per Remi Lindholm: già a fine novembre scorso durante la prova di Coppa del Mondo a Ruka (in Lapponia) gli era successo qualcosa di simile. Ma a Pechino l’esperienza è stata decisamente più provante.
“Mi è dispiaciuto molto di non essere riuscito a disputare una gara migliore ma le folate di vento contrario hanno resto tutto più difficile”, ha concluso il 24enne.