Uefa apre indagine su saluto militare calciatori, ministro turco protesta: “E’ gesto di pace”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Ottobre 2019 - 22:45 OLTRE 6 MESI FA
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La Uefa ha aperto una indagine sul saluto militare dei calciatori della Turchia (foto Ansa)

ROMA – Un’indagine è stata aperta ufficialmente dall’Uefa sul duplice gesto del saluto militare dei giocatori della Turchia, nel corso delle due partite di qualificazione a Euro 2020 in casa con l’Albania e a Parigi contro la Francia.

Un’ispettore è stato incaricato di indagare su “un comportamento di potenziale provocazione politica”, come anticipato sabato all’ANSA da un portavoce Uefa. Non si tratta ancora di un vero e proprio deferimento, perché il gesto dei giocatori non era evidentemente a referto degli ispettori presenti allo stadio.

“Il doppiopesismo dell’Occidente deve finire. Tutti sanno che il saluto ai soldati fatto dai nostri giocatori della nazionale è un gesto di pace”. Così il ministro della Gioventù e dello Sport turco, Mehmet Muharrem Kasapoğlu’Ndan, dopo la decisione dell’Uefa dell’apertura di un’indagine sul gesto del saluto militare dei giocatori, nel corso delle partite di qualificazione a Euro 2020 contro Albania e la Francia.

Il ministro – come riportano diversi media turchi – ha mostrato una foto che ritrae il francese Antoine Griezmann, mentre fa il saluto militare durante un incontro con il presidente francese Macron, sottolineando come si tratti di “un gesto positivo” e che “si vuole dare una interpretazione diversa del gesto dei nostri calciatori”, con chiaro riferimento al ministro francese Maracineanu che ha invocato l’intervento dell’Uefa. “Il nostro Paese – ha aggiunto Kasapoğlu’Ndan – non rinuncerà mai allo spirito di pace, fratellanza e amicizia”.

Uefa ha aperto un procedimento disciplinare anche nei confronti della Bulgaria. 

Cori razzisti, saluti nazisti, lancio di oggetti, fischi all’inno nazionale: sono alcuni dei capi d’imputazione con i quali l’Uefa ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti della Bulgaria, dopo la duplice interruzione della partita di ieri con l’Inghilterra.

Anche la federazione inglese è stata deferita per i fischi all’inno bulgaro. La data della discussione del procedimento disciplinare è ancora da stabilire (fonte Ansa).