Valentino Rossi alla Ducati, è ufficiale

valentino rossi
Valentino Rossi

Con una notizia pubblicata sul proprio sito e il titolo “Rossi è ufficialmente rosso”, la Ducati nel pomeriggio ha dato l’annuncio dell’ingaggio del campione di Tavullia.

Anche se la notizia era ampiamente attesa, il sito della storica casa bolognese è diventato subito inaccessibile per i contatti di migliaia di appassionati.

In realtà la casa di Borgo Panigale ha commesso una “gaffe” perché ha dato l’annuncio dell’accordo prima che la Yamaha rendesse noto il “divorzio” dal campione del Mondo in carica e prima che lo stesso Rossi ne desse notizia. Poi il pilota ha ufficialmente dato l’addio alla Yamaha con una lettera scritta a mano e pubblicata sul sito internet della casa giapponese.

Durante la conferenza stampa seguita al Gran Premio della Repubblica Ceca della MotoGp (gara nella quale Rossi si è piazzato quinto), il “Dottore” ha scherzato sul proprio futuro, lasciando trapelare una mezza ammissione: ”So che da questa sera usciranno dei comunicati che diranno cosa farò io l’anno prossimo, quindi sono curioso di sapere anche io. Nel caso dovessi cambiare squadra l’anno prossimo sarebbe bello se poi fosse con Ducati sarebbe una sfida tutta italiana, pilota e moto italiana un po’ come era stato Agostini con la MV Agusta, però vedremo”.

La notizia apparsa sul sito della Ducati aveva però fatto già il giro del mondo, lasciando pochi dubbi sul futuro del motociclista italiano.

Valentino Rossi lascerà dunque la Yamaha dopo 6 anni: arrivò alla casa giapponese nel 2004. In sella a questa moto ha vinto 4 Mondiali della MotoGp (2004, 2005, 2008, 2009), raggiungendo le 9 vittorie totali nella classe “regina” delle moto.

Nel Mondiale 2010 Rossi era lanciato in un’appassionante “testa a testa” con il compagno di squadra Jorge Lorenzo in vetta alla classifica iridata, ma un infortunio occorso il 5 giugno al Mugello durante il Gp d’Italia lo ha estromesso dalla corsa al titolo. Nonostante la gravità dell’infortunio (frattura scomposta di tibia e perone), il “Dottore” ha stretto i denti ed è rientrato a tempo di record: il 18 luglio era di nuovo in pista per il Gp di Germania.

Gestione cookie