Al Grande Fratello con la patente di “figlio di camorrista”. “Per dare serenità a mammà”

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Ferdinando Giordano, concorrente del Gf 11

La camorra ha “marchiato” la storia della famiglia Giordano di Salerno, compresa la vita di “mammà”. Un marchio sofferto e vogliamo supporre rimosso. Di certo però esibito, vogliamo supporre a gentile richiesta di Canale 5, come una “patente”. Decenni or sono Totò in un film esigeva e quindi esibiva la patente di “iettatore”. Gli serviva per riuscire a campare nel racconto di un tragicomico paradosso. Oggi può servire, anzi serve per farsi un po’ di strada in tv, cioè nella vita, la patente di “figlio di camorrista”. L’ha esibita in tv, assistito e incoraggiato da Alessia Marcuzzi, il trentenne Ferdinando Giordano, di mestiere commesso con aspirazioni di farcela a salire più in alto nella scala sociale. Il papà di Ferdinando era appunto un affiliato della camorra morto otto anni fa. Una storia che a suo modo potrebbe anche essere triste, tristemente umana.

Diventa però una storia grottesca quando il giovane Ferdinando spiega: “L’ho fatto, sono qui per regalare un momento di serenità a mia madre, è stata lei a spingermi a fare il provino”. Insomma, l’ha fatto per “mammà”. Che ora sarà finalmente serena nel vedere il suo figliolo in tv con la patente di “figlio di camorrista”. Che un qualche Signore con la S maiuscola da qualche parte in quesyo mondo o nell’altro li perdoni perchè non sanno quello che dicono. E se invece dovessero saperlo, se parlassero sapendo quello che dicono? Se figlio e mammà non aprono la bocca solo per caso e “a spiovere” come si dice dalle parti loro? Allora la camorra sarebbe arruolata e sdoganata come “tradizione di famiglia”. Lo escludiamo, anche se il Grande Fratello l’ha inclusa.

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