Rai, Cdr Tg1: "Serve chiarezza, da Minzolini passo indietro"

Pubblicato il 6 Dicembre 2011 - 15:16 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''Ora non ci sono piu' alibi. L'azienda deve dare risposte chiare e immediate alla redazione del tg1. Il cdr non ha aspettato la notizia del rinvio a giudizio per denunciare, ormai da molto tempo, il fallimento del progetto Minzolini, che ha portato gli ascolti del giornale al minimo storico e ha fatto perdere credibilita' alla principale testata del servizio pubblico, come sottolineato anche dalla ricerca della cattolica di Milano''. Lo dice il Comitato di redazione del Tg1 – ma si dissocia uno dei componenti, Attilio Romita – per il quale ''serve una svolta. Serve, subito, un direttore autorevole, di indiscusso profilo professionale e morale, super partes, che segni una forte discontinuita' editoriale col passato e recuperi tutte le professionalita' messe ai margini''.

''Il Tg1 – prosegue il Cdr – ha tutte le professionalita' per riacquistare prestigio e autorevolezza. Lo puo' e lo deve fare con un direttore che rimetta solo il prodotto al centro del telegiornale e faccia recuperare ai giornalisti unita' e senso di appartenenza. Forse Minzolini farebbe bene a smettere di insultare tutto e tutti per giustificare se stesso, continuando a trascinare la piu' importante testata del servizio pubblico in polemiche che nulla hanno a che fare con il giornalismo. Faccia piuttosto un passo indietro per il bene del Tg1, della Rai e di chi paga il canone''.

Si dissocia dal comunicato uno dei componenti del Cdr, Attilio Romita. ''Del comunicato diffuso dagli altri due membri del cdr condivido solo l'appello all'unita rivolto ai colleghi del Tg1. Per il resto – continua – non credo sia il momento di emettere giudizi sommari nei confronti di un Direttore e di un gruppo dirigente che meritano rispetto. Quanto al rinvio a giudizio di Minzolini, non resta che attendere il corso della giustizia''.