Rai, Santoro: “Mi denigrano. Le fughe di notizie hanno leso la mia immagine”

Pubblicato il 25 Maggio 2010 - 15:53 OLTRE 6 MESI FA

Michele Santoro

“In questa situazione non ha alcun senso continuare ad immaginare cambiamenti il cui scopo fondamentale era solo porre fine ad una vertenza giudiziaria e progettare nuovi format nell’interesse della Rai e del pubblico”. Lo dice Michele Santoro, che fa un passo indietro sulla possibilità di un accordo per lasciare la Rai come dipendente, condannando la fuga di notizie sul suo addio consensuale.

“Le continue fughe di notizie – si legge nel testo integrale della dichiarazione di Michele Santoro – hanno violato l’impegno di riservatezza indispensabile per un possibile accordo con la Rai favorendo interpretazioni fantasiose lesive della mia immagine. Trasmissioni televisive della Rai hanno potuto entrare nel merito di una trattativa in corso d’opera con un profilo denigratorio dei miei comportamenti di professionista. Non era mai avvenuto in precedenza”.

In questa situazione quindi il giornalista afferma che non ha più senso ipotizzare cambiamenti per mettere la parola fine alla vertenza giudiziaria e progettare nuovi format “nell’interesse della Rai e del pubblico”.

Poche ore prima era stato il presidente della Rai Paolo Garimberti a invitare il conduttore a restare nella tv pubblica. “Santoro è una risorsa e deve restare in ogni caso. L’ho spiegato a lui stesso quando mi ha accennato l’ipotesi di cambiare programmi – ha aggiunto -, gli ho spiegato che è una risorsa per l’azienda e che io l’avrei difeso comunque sia se avesse deciso di cambiare il suo impegno in tv sia che avesse deciso di continuare con Annozero. La firma a questo punto dipende solo da Santoro, noi aspettiamo le sue decisioni. La questione – ha concluso – deve comunque tornare in consiglio perché è di sua competenza”.

La precisazione di Garimberti arriva dopo una settimana segnata dalle polemiche seguite all’approvazione da parte del Cda Rai di un nuovo contratto che prevederebbe l’abbandono di Annozero e un’esclusiva di due anni con la Rai per la creazione di nuovi programmi.