Rai, Santoro: “Pezzi di azienda hanno diffuso notizie distorte”

Pubblicato il 27 Maggio 2010 - 21:45| Aggiornato il 28 Maggio 2010 OLTRE 6 MESI FA

Michele Santoro

“Quando parlo di fughe di notizie, non mi riferisco ai giornalisti. Mi riferisco invece a quei pezzi della mia azienda che hanno diffuso notizie distorte nonostante ci siano delle regole (previste anche dal nostro codice civile) che impegnano chi stipula un accordo ad avere innanzitutto rispetto verso l’altra parte e, in secondo luogo, anche una certa riservatezza”: Michele Santoro, nell’anteprima di Annozero, torna sul caso creatosi attorno a una sua ‘uscita consensuale’ dalla Rai, stigmatizzando la ‘fuga di notizie’ riguardo all’ipotesi di accordo con l’azienda pubblica.

“Diffondendo notizie distorte – prosegue il conduttore – si arriva al punto che, perfino una persona come Curzio Maltese, dopo tanti giorni fa fatica a distinguere tra quelli che sono i costi di produzione di un programma e quelli che sono i compensi personali di un conduttore. Soprattutto – secondo Santoro – Maltese non è riuscito ancora a mettere a fuoco quello che io considero un problema fondamentale che è contenuto nella domanda che io ho posto alla Rai quando si doveva decidere sulle mie sorti. E cioé io avevo chiesto che le decisioni fossero condivise da tutti”.

“E da chi prima di tutto? – chiede retoricamente il giornalista – prima di tutti dal presidente della Rai che si chiama Paolo Garimberti e non viene mai citato nei pezzi di Curzio Maltese forse perché proviene da Repubblica che è il giornale di Curzio Maltese. Ma è successo che recentemente il presidente della Rai si sia espresso con inusuale chiarezza e abbia detto che Annozero e io stesso siamo risorse importanti per la Rai, risorse che la Rai deve conservare. Quindi dovremmo stare tutti tranquilli. O no?”.