I russi hanno bombardato la città ucraina di Sumy, centro di 200mila abitanti a nord-est del Paese, vicino al confine con la Russia. Si conterebbero numerose vittime anche tra i minori.
“Sfortunatamente ci sono bambini tra le vittime”, ha detto il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytsky, in un video postato su Facebook, spiegando che le vittime sono più di dieci. C’è stata una “battaglia impari” con le forze russe che hanno bombardato i civili, scrive nel post: “Ci sono morti e feriti, i soccorritori stanno lavorando sui luoghi”.
“Dopo le 11 di sera del 7 marzo 2022 gli aerei nemici russi hanno iniziato a bombardare alloggi residenziali a Sumy e Okhtyrcí – ha aggiunto Zhyvytsky. Sono state distrutte diverse case nel villaggio di Bitytsia. Le informazioni sui morti e sui feriti sono costantemente aggiornate. Tra le vittime ci sono anche dei bambini. Non lo perdoneremo mai”.
Guerra in Ucraina, nella notte esplosioni a Odessa
Diverse esplosioni sono state udite anche a Odessa. E’ quanto ha riferito il corrispondente della Bbc, spiegando che si tratterebbe dei sistemi di difesa ucraini che hanno abbattuto i missili russi in arrivo lanciati da una delle numerose navi da guerra situate al largo della costa della città portuale.
Da questa mattina cessate il fuoco e corridoi umanitari
Mentre proseguono i combattimenti ieri si è tenuto al confine tra Ucraina e Bielorussia il terzo round di negoziati; i dettagli del vertice non sono stati resi noti ma Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Zelensky, ha dichiarato che “ci sono stati piccoli sviluppi positivi nel miglioramento della logistica dei corridoi umanitari”, aggiungendo che “continueranno le intense consultazioni sulla cessazione delle ostilità. Finora non ci sono risultati che migliorino significativamente la situazione”.
Un accordo positivo, seppur temporaneo, è stato comunque raggiunto: dalle 10 di oggi, orario di Mosca (le 8 in Italia) la Russia dichiarerà il cessate il fuoco per consentire la fuga di civili dalle città di Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. Ogni altro tentativo di interrompere le ostilità fatto nei giorni scorsi è fallito.