Metallica a Roma: scaletta e video. Una serata non solo thrash

di Alessandro Avico
Pubblicato il 2 Luglio 2014 - 13:35| Aggiornato il 3 Luglio 2014 OLTRE 6 MESI FA

Metallica a Roma: scaletta e videoROMA – Dopo 5 anni i Metallica sono tornati a Roma, unica data italiana. Due ore e mezza di concerto, 18 brani suonati di fila, senza neanche una pausa e oltre 30mila fan in delirio. “E’ bello cantare davanti a voi perchè se dimentico una parola ci pensate voi. Le conoscete proprio tutte. E’ la famiglia dei Metallica“. James Hetfield, voce e anima della band californiana insieme al batterista Lars Ulrich, sempre carico dal vivo, appare in forma come sempre (quasi 51 anni) ma anche emozionato dal calore dei fan italiani.

L’esibizione di martedì al Postpay Rock in Roma più che un concerto è stato un tributo ai fan. A partire dalla formula indicata già dal titolo “Metallica by request”, che prevedeva una scaletta decisa su internet dai seguaci della band, accorsi in 32 mila sul prato dell’Ippodromo di Capannelle anche per assistere a un lungo pomeriggio di metal e non solo, con i Volbeat, i Kvelertak, e soprattutto gli Alice in Chains. Tanti quarantenni e cinquantenni, ovviamente, ma anche molti giovanissimi: a dimostrazione che dopo oltre 30 anni di musica, i Metallica restano al centro della scena e non pensano affatto al meritato riposo.

“Ci vediamo presto, Roma – dice Hetfield a fine concerto – Domani forse mi farà male il collo e la gola, ma non importa”. E’ probabile infatti che quella voce, che non ha perso potenza durante gli anni, lasci il segno nell’immediato futuro. Così come è probabile che qualche chilo in meno registri a fine serata il batterista, l’instancabile Lars Ulrich, e che facciano male le dita all’altro storico membro della band, il chitarrista Kirk Hammet, e al bassista Robert Trujillo.

I Metallica sono in effetti una famiglia, capaci di rimanere assieme e rigenerarsi nei decenni, tra accuse di conformismo e i problemi di alcolismo, ma soprattutto indiscutibili successi: oltre 100 milioni di dischi venduti, nove Grammy Awards, esordio per cinque volte consecutive in vetta alla classifica di Billboard. Martedì a Roma i quattro “horsemen” non si sono certo risparmiati, interpretando uno dietro l’altro i brani storici come chiesto dal pubblico, in una scenografia dai toni apocalittici, con soldati al fronte che si trasformano in scheletri, o poveri disperati chiusi dietro le sbarre di anonime prigioni, o ancora fuoco e fiamme e articolati giochi di laser, in linea con i temi sociali, come pazzia, rabbia, droga, ipocrisia, affrontati nei testi.

Che i Metallica non siano solo metal, lo si capisce subito col consueto avvio sulle note di Ennio Morricone e l’omaggio a Eli Wallach, il “Brutto” del capolavoro di Sergio Leone morto pochi giorni fa: la scena in cui corre di tomba in tomba al cimitero, dà il là al saluto di Hetfield, lasciando croci e lapidi come leitmotiv sui maxischermi. Si parte subito con Battery e poi Master of Puppets. I fan sono già in delirio e cantano tutto, tutti i brani, tutti i testi, tutti i riff.

Ecco la scaletta completa:

The Ecstasy of Gold (Intro, Ennio Morricone)

Battery

Master of Puppets

Welcome Home (Sanitarium)

Ride the Lightning

The Unforgiven

Lords of Summer

… And Justice for All

Sad but True

Fade to Black

Orion

One

For Whom the Bell Tolls

Blackened

Nothing Else Matters

Enter Sandman

Encore:

Creeping Death

Fuel

Seek and Destroy

Tra i brani c’è anche Lords of summer scritto apposta per il tour. Hetfield chiama anche i suoi fan sul palco. Arriva Riccardo: “E’ il mio concerto dei Metallica numero 73”, dice prima di lanciare Sad but true, “Wow, più di me”, risponde scherzando Hetfield. Poi sale Mario che si becca qualche fischio dal pubblico quando rivela di essere milanese, nell’incredulità del cantante: “Ma perchè, non siamo tutti amici qui?”. “Chi è di voi rock? – chiede Mario – Chi è di voi metal? Non importa perchè siamo i Metallica”. Il concerto si chiude con Seek and Destroy con la band che invita tutti i fan a cantare e strillare fino alla fine, e i fan in delirio eseguono. Quindi i saluti finali, lunghi, e la promessa di James e Lars: “Roma, siete fantastici come solo voi sapete essere. Ci vediamo presto, molto presto”.

Master of Puppets:

Creeping Death:

Fade to Black: