Napoli killer sparano in centro Napoli killer sparano in centro

Napoli, raid in pieno centro: killer sparano, ragazzi scappano terrorizzati VIDEO

Napoli killer sparano in centro
Napoli, raid in pieno centro: killer sparano, ragazzi scappano terrorizzati

NAPOLI – Una ragazza che fugge terrorizzata, un ragazzo che alza le mani pensando ad una rapina, altri che cercano riparo all’arrivo di un giovane con una pistola in mano col volto coperto.

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Un altro ragazzo, sempre armato, alla ricerca di qualcuno: è l’ultima scena del Far West Napoli, un raid in Piazza Trieste e Trento, a ridosso di Piazza Plebiscito, dove, nella notte tra il 5 ed il 6 aprile, secondo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli (che pubblica il video su fb) sono stati sparati alcuni colpi di pistola.

Borrelli scrive su Facebook di aver raccolto delle testimonianze insieme allo speaker radiofonico Gianni Simioli di Radio Marte:

“(…) testimonianze e denunce dei presenti spiegando che ‘dal video di cui siamo entrati in possesso, si vedono ragazzi scappare per l’arrivo di due persone armate, una senza casco e l’altra con casco integrale. Quello senza casco dopo aver sparato gira con la pistola in mano mentre la folla fugge mentre l’altro con il casco con la pistola nel giaccone minaccia i passanti’.

“In pratica, verso l’una e trenta di notte, una decina di ragazzi, con caschi integrali e a bordo di scooter e moto, sono arrivati armati in piazza Trieste e Trento, forse per ‘risolvere’ una lite scoppiata prima” ha spiegato Borrelli sottolineando che “molte di quelle persone si sono ritrovate una pistola puntata in faccia e hanno alzato le mani per non essere sparati”.

“La ‘dimostrazione’ di forza, poi, s’è conclusa con lo sparo in area di alcuni colpi di pistola” ha aggiunto Borrelli precisando che “in tutto il tempo in cui questi ragazzi si sono impossessati di piazza Trieste e Trento, nel pieno centro della città, non c’è stato nessun intervento delle forze dell’ordine”.
“Ormai la situazione, visto anche quel che è successo sul lungomare, appare senza controllo e c’è un senso di impunità che spinge giovani e giovanissimi a cercare di ‘risolvere’ le liti tornando armati e sparando all’impazzata o spaventando con le loro armi” ha concluso Borrelli per il quale “è necessaria un’azione straordinaria e non le solite chiacchiere, anche per impedire che episodi del genere possano ridurre la rinascita turistica della città”.

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