ROMA – Pripyat (Ucraina) è oggi a tutti gli effetti una città fantasma. E’ stata evacuata il 26 aprile 1986 dopo l’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl. I suoi 50mila abitanti sono stati costretti ad abbandonare le loro case e la loro vita nel giro di un giorno e da quel giorno Pripyat è diventata una vera e propria ghost town. Come specifica il Corriere della Sera.
“Cinquantamila persone che, salendo a bordo di numerosi autobus mandati appositamente, si sono lasciate alle spalle la vita di tutti i giorni e sono partite portando con sé solo i documenti e pochi oggetti necessari. L’annuncio del comune parlava di un’evacuazione temporanea ma si raccomandava con i cittadini di chiudere acqua, luce e gas.
Nessuno invece ha mai fatto ritorno nella cittadina. Case, ospedali, scuole, strade: tutto è rimasto immobile da allora a raccontare quello che c’era e che non c’è più. Solo il degrado, la rovina e la vegetazione che ingoia tutto rivelano come in realtà siano passati quasi 30 anni”.