PARIGI – Una scintilla di luce nel buio, poi l’esplosione. Lei sarà tristemente ricordata come la prima donna-kamikaze della storia a farsi saltare in aria nel cuore dell’Europa: la 26enne Hasna Ait Boulahcen era intercettata dalla Polizia, in quanto considerata cugina di Abdelhamid Abaaoud, mente degli attentati di Parigi, deceduto a Saint-Denis.
Quando gli agenti l’hanno vista spuntare da dietro la porta durante il blitz, le hanno chiesto dove fosse il suo ragazzo: “Non è il mio ragazzo!”, ha urlato due volte, prima di attivare l’innesco. Nella cittadina di Creutzwald, in Mosella, dove vive il padre, la ragazza si recava spesso sino a pochi anni fa e la gente ancora la ricorda prima della sua radicalizzazione.
Hasna Aitboulahcen aveva cercato di unirsi all’Isis in Siria o in Iraq. Ma si era dichiarata disponibile al martirio anche in Francia, che definiva un Paese di “infedeli”. Il suo nome compare come responsabile amministrativo di una società di costruzioni, la “Beko” di Epinay-sur-Seine, dichiarata in liquidazione dal tribunale di Bobigny a marzo del 2014. Si muoveva, cioè, esattamente nella zona Nord di Parigi, dove è ricomparsa questa mattina alle 4.
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