Calcio A. Retrocessione. Genoa sprofonda, Ballardini ve la farà?

di Renzo Parodi
Pubblicato il 20 Gennaio 2013 - 20:25 OLTRE 6 MESI FA

Nella zona retrocessione della Serie A di calcio, queste le ultime. Il Genoa cade malamente in casa contro il Catania (0-2) e Gigi Delneri ci rimette il posto. Fulmineo in serata piomba l’esonero sull’allenatore rossoblù, che aveva sostituito Gigi De Canio il 21 ottobre, all’ottava giornata. Il presidente Enrico Preziosi lo sostituisce con un volto noto, quello di Davide Ballardini.

La notizia non è ancora ufficiale, il ds Foschi traccheggia: “Ci stiamo lavorando…”, ma è certa. Ballardini sarà a Genova lunedì mattina, incontrerà Preziosi, firmerà il contratto che lo lega nuovamente al Genoa e guiderà il primo allenamento della squadra. Sabato il calendario comanda Juventus-Genoa. Ballardini aveva già guidato il Genoa dal novembre 2010, subentrando a Gian Piero Gasperini.

Promettente il bilancio personale in rossoblù del tecnico romagnolo: decimo posto finale e due vittorie su due nel derby contro la Sampdoria, Traguardi che non bastarono a fruttargli la riconferma. A giugno del 2011, infatti, Preziosi lo liberò dall’impegno col Genoa e lo sostituì con Alberto Malesani, a sua volta licenziato in corso di Campionato, rilevato da Pasquale Marino, poi sollevato dall’incarico col ritorno sulla panchina del Genoa di Malesani. Il quale però non concluse il campionato.

A cinque giornate dalla fine, Preziosi chiamò al suo posto Luigi De Canio, che riuscì a salvare la squadra, fu riconfermato all’inizio della corrente stagione, salvo essere esonerato a ottobre dopo la sconfitta interna contro la Roma, che propiziò l’arrivo di Delneri, che aveva portato la Sampdoria di Cassano e Pazzini al quarto posto (stagione 2009/2010) e ai Preliminari di Champions League. Dall’esonero di Gasperini a quello di Delneri, sono trascorsi appena 26 mesi. Delneri è rimasto in panchina tre mesi esatti. Se non sono numeri da record, poco ci manca.

La sconfitta col Catania ha complicato terribilmente la corsa verso la salvezza del Genoa, inchiodato al terz’ultimo posto in classifica, davanti soltanto a Palermo e Siena. I toscani, battendo la Sampdoria, si sono rilanciati. L’arrivo di Ballardini dovrà, nei voti di Preziosi, dare una scossa alla squadra, che è sembrata lasciarsi andare al suo infelice destino. I valori non mancano, ma il Genoa di Delneri non ha mai dato l’impressione di giocare da squadra.

Il Grifone è atteso da due impegni tremendi, sabato la Juventus a Torino, e la domenica successiva la Lazio al Ferraris. Ballardini dovrà superarsi. Probabile che ricominci dal classico 4-4-2, lo schema prediletto anche da Delneri. La rivoluzione di gennaio sul mercato del presidente rossoblù, l’ennesima, ha portato sei nuovi giocatori a Genova: Manfredini, Eros Pisano, Matuzalem, Floro Flores, Nadarevic e Olivera. Possibili altri arrivi, a cominciare dall’ex sampdoriano Ziegler. Immobile e Borriello resteranno, Preziosi vuole evitare ad ogni costo al serie B.

La Sampdoria sta un po’ meglio in classifica rispetto ai cugini (21 punti contro 17) ma soltanto un po’. Colpisce il pessimo score della squadra blucerchiata, che ha perduto la maggior parte degli scontri diretti contro le rivali impegnate nella corsa salvezza. Pessimo segnale. Fare punti contro le Grandi dà prestigio e visibilità mediatica, ma non risolve i problemi di classifica.

L’allenatore aveva rivoltato tatticamente la squadra ereditata da Ferrara, passando contro Lazio e Juventus ad un prudente 3-5-2. Contro Milan e Siena si è ricreduto ed è passato ad un improbabile 4-4-2 che ha snaturato le caratteristiche di un bel po’ (Poli, Estugarribia, Costa, collocati fuori ruolo).

Problemi di equilibri tattici a parte, a Siena la Sampdoria è sembrata trasformata in peggio rispetto alla squadra gagliarda che aveva messo paura al Milan. Molle, senza idee e senza corsa. Non avendo qualità tecniche eccelse, la Sampdoria non può affidarsi al titic-titoc visto a Siena, deve puntare sul ritmo e sulla corsa del collettivo. A Siena non si è visto nulla di tutto ciò.

Rossi si interroghi: se intende puntare sul 4-4-2 deve chiedere alla società d acquistare un terzino sinistro e un esterno destro, oltre il difensore centrale e la seconda punta che dovrà sostituire Pozzi, imprudentemente concesso in prestito al Siena. Altrimenti avanti col 3-5-2, confidando nel ritorno di Maxi Lopez. Beppe Iachini oltre i tre punti, preziosissimi, si gode la rivincita. Aveva portato la Sampdoria in serie A e il ds Sensibile (poi silurato assieme a Ferrara) lo aveva cacciato sostituendolo con l’ex juventino.

Il Genoa è andato a bagno, in senso letterale, battuto 2-0 dal Catania corsaro e perfettamente organizzato da Maran. La squadra siciliana aggancia il treno delle formazioni che ambiscono all’Europa. Un esempio di buona politica sportiva applicata al calcio. Complimenti anche al dg Gasparin, che ha gestito la campagna acquisti. Il Catania ha sei punti in più rispetto alla scorsa stagione ed è già un grande risultato. Domenica si giocherà Catania-Fiorentina, la squadra di Montella (quinta in classifica) precede la formazione di Maran di appena quattro punti.

Pescara, salvezza difficile – La giornata ha detto male anche al Pescara, che domenica affronterà a Genova la Sampdoria, senza Weiss (espulso per doppia ammonizione da Mazzoleni), che sarà sualificato. La sconfitta interna contro il Torino (0-2) non fa una grinza. Il Pescara incassa una marea di gol e non sembra in grado di riprendere la corsa salvezza.

La squadra granata ha colpito in avvio di partita (Santana) e poi ha controllato agevolmente la reazione degli abruzzesi. Chiudendo il match nel finale con Cerci. L’esperienza e la sagacia tattica di Ventura sono note, l’allenatore genovese ha saputo tirar fuori il meglio da un organico niente affatto eccelso. Due vittorie filate hanno proiettato il Toro a centro classifica, in posizione relativamente tranquilla.

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