Serie A, Fiorentina e Napoli vittorie nel finale. Frena la Roma, Palermo “vivo”

Pubblicato il 21 Aprile 2013 - 19:10| Aggiornato il 6 Febbraio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Vincono in extremis Napoli e Fiorentina. Frena la Roma che inciampa sull’1-1 con il Pescara. In coda scivolone interno del Siena con un Chievo salvo mentre il Palermo riacciuffa un pezzetto di serie A pareggiando al 94mo un derby praticamente perso.

Napoli-Cagliari 3-2 Gol, spettacolo e qualche spruzzo di veleno tra Napoli e Cagliari. Vecchie ruggini, sintetizzate a fine partita da un tweet acidissimo del presidente De Laurentiis che dedica la vittoria del Napoli (4-3) a Cellino, Astori e Nainggolan. E’ nota l’inimicizia tra i due massimi dirigenti dei due club e i due calciatori citati erano stati (e forse saranno di nuovo) obiettivi di mercato del Napoli, che Cellino aveva negato a De Laurentiis. Molti problemi per l’arbitro, il chiavarese De Marco, che annulla un gol a Cavani cogliendo un fuorigioco inesistente, poiché l’ultimo tocco è del cagliaritano Astori e non del napoletano Cannavaro. Il problema è che la correzione arriva dopo che De Marco è stato circondato dai giocatori del Napoli e costretto a interpellare l’arbitro di porta. Sarebbe tutto più semplice con la moviola in campo ma gli arbitri da questo orecchio non ci sentono.

Non vogliono perdere potere e soldi e quindi ecco la novità degli arbitri di porta, che accrescono le polemiche più di quanto contribuiscano a sciogliere i dubbi. Partita bellissima al San Paolo, il Cagliari , già salvo, come sempre ha onorato l’impegno e ha dati molto filo da torcere al Napoli. Ha deciso al 94’ un numero di Insigne buttato nella mischia alla disperata da Mazzarri per spazzare l’equilibrio del risultato. Anche Sau ha segnato un grande gol (il dodicesimo in campionato) ed è ormai pronto per i massimi palcoscenici. Se le Grandi vogliono un giocatore di qualità, che agisca tra le linee e abbia confidenza col gol, beh il trottolino sardo è la scelta ideale.

Cavani molto nervoso, ha sbagliato molto in fase di finalizzazione. Le voci che lo vogliono in partenza da Napoli, destinazione Real Madrid, evidentemente lo turbano. La mamma gli ha consigliato di non lasciare la città che lo ama alla follia, Ma Edi è ambizioso e obiettivamente rifiutare il Real (o in subordine il Manchester City che gli avrebbe offerto 15 milioni a stagione) non è facile.

In attesa del posticipo di vertice tra Juve e Milan, il Napoli si issa sette punti sopra il Milan e tifa per una volta per la Vecchia Signora. Se il Milan non fa i tre punti, il Napoli ha in tasca il secondo posto.

Fiorentina-Torino 4-3 Fuochi d’artificio a Firenze, sette gol, emozioni e la Viola che strappa i tre punti in extremis con il gol di Romulo. Il Torino aveva rimontato ben tre gol, segnalando la cattiva salute della difesa di Montella. Ventura non si dà pace, racconta che il suo Torino ha dominato la ripresa, ha segnato tre vote e sfioratio due volte il gol della vittoria per poi sgonfiarsi di fronte agli ultimi assalti della Fiorentina. Bruttissimo primo tempo dei granata, peraltro e Ventura è il primo a sapere che la sua squadra non può mai permettersi di giocare in surplace.

L’ex Cerci ha timbrato un grande gol sotto la Fiesole, nel finale ha sprecato il contropiede del 4-3. Ma il ragazzo è in crescita, sta già nel giro azzurro e a questo punto tocca a lui confermarsi. Magari con una maglia diversa dal granata del Toro. A 36 punti, il Toro non è del tutto tranquillo anche perché lo attendono il derby con la Juve e il Milan a San Siro., Sarà decisivo il match casalingo con il Genoa, inguaiato la sua parte. Ha segnato anche l’altro ex, Santana e francamente se fai tre gol in trasferta come minimo devi portare a casa il pareggio. Almeno. Anche Montella però ha i suoi grattacapi. La dotazione tecnica non si discute, l’equilibrio tra i reparti ancora non è stato trovato. Mancava Jovetic ma francamente l’assenza non si avvertita troppo. Quattro gol la Fiorentina li ha segnati, il problema è che la squadra non è ben disposta a gestire il vantaggio e non è facile giocare all’assalto, in scarpa e sciabola, per tutti i 90’. I tre punti proiettano la Fiorentina al quarto posto, a ridosso del Milan. Domenica prossima, delicata trasferta a Genova contro la Sampdoria che a 38 punti non è ancora salva.

Inter-Parma 1-0 San Rocchi (101esimo gol in carriera) salva l’Inter e la mantiene in corsa al quinto posto, scavalcando Roma e Lazio. Dodici assenti sono una attenuante sufficiente per spiegare una cifra di gioco non eccelsa e le pause, impaurite, che la squadra si concede. Vale oro la vittoria, accolta dai tiepidi applausi della curva interista, che in avvio aveva contestato i dirigenti, mettendo nel mirino il ds Branca. Moratti ha speso parole dolci per Stramaccioni che la stampa viceversa ha già dato per spacciato. Sfumato il terzo posto, l’Inter al massimo potrà centrare un posto per l’Europa League. Poco per le ambizioni del patron nerazzurro che l’anno scorso aveva pensato di impostare sul giovane tecnico romano la ricostruzione della squadra, vedova Mourinho.

Il vuoto, tecnico e psicologico, lasciato dallo Special One, non era colmabile con un esordiente e l’Inter patisce e paga una politica di mercato ondivaga, che rincorre perennemente il grande nome, anziché badare a costruire la squadra come un mosaico. Il Milan, dovrebbe insegnare qualcosa, il commento spiacerà ai fans della Beneamata ma è la pura verità. Galliani sa quello che serve e quello che vuole e in genere raggiunge l’obiettivo, vedi Balotelli, scaricato frettolosamente da Moratti e risorto sulla sponda rossonera dopo l’esperienza inglese al City di Mancini..

Roma-Pescara 1-1 La Roma decisamente non vuole crescere. La vittoria di Milano che le ha spalancato la porta della finale di coppa Italia contro la Lazio, anziché gasare i ragazzi in giallorosso, li ha sgonfiati come soufflé mal riusciti. Persino il Pescara, virtualmente già retrocesso, ha rischiato di andarsene dall’Olimpico con i tre punti. In vantaggio con l’ex Caprari (svarione di Stekelenburg), la squadra abruzzese ha giocato in scioltezza e la Roma si è molto sbattuta per risalire la corrente. Ha rimediato con un go, di Destro, Andreazzoli ha dovuto ammettere di non riuscire a comprendere i cali di tensione dei suoi. Quello anche il tecnico sa è che la Roma non può permettersi di prendere sottogamba neppure le avversarie più modeste. Non resta che verificare se il concetto entra in testa a Totti & C.

Catania-Palermo 1-1 Derby nervoso con rissa finale (espulso Andujar) e pareggio agguantato dal disperato Palermo al 94’ con una zampata di Ilicic, per il quale Sannino prefigura un grande avvenite, purché il giovanotto impari a soffrire e a prodigarsi per la squadra. Il Catania in vantaggio con Barrientos, si è fatto acchiappare sprecando una grande occasione per infilarsi sul treno che porta all’Europa. Resta comunque una gran bella realtà, che con un organico che costa un decimo di quanto pagano di ingaggi le grandi società, riesce ad essere competitiva quasi ai massimi livelli.

Bologna- Sampdoria 1-1 Un tempo per uno fa 1-1 un pareggio giusto che accontenta sia il Bologna che la Sampdoria che vedono avvicinarsi il traguardo della salvezza. Basteranno un paio di punti per centrare l’obiettiuvo e divertirsi. Bel Bologna per 45? Poi è uscita la Sampdoria che aveva limitato di danni (gol di Gilardino, il numero tremila del Bologna dall’istituzione del Girone Unico), grazie a Romero Ha pareggiato con Sansone e ha provato a vincere ma non ne aveva più, Delio Rossi aveva rabberciato una formazione senza Eder, Krsticic, De Silvestri e Costa e il risultato è stato incoraggiante. Pioli si è goduto un Diamanti in formato azzurro, peccato che qualcuno nel suo Bologna (Gabbiadini) abbia fatto semplice atto di presenza.

Siena-Chievo 0-1 Polemiche a Siena: contestato il designatore arbitrale, Braschi, senese, presente in tribuna per il gol del pari del Siena annullato a Paci per un fallo precedente su Cesar. Il mediocre arbitro Valeri di Roma lo aveva convalidato ma è tornato sulla sua decisione imbeccato dal collega di porta. Il Chievo aveva già colpito in contropiede con il “vecio” Pellissier, poi ha difeso il gol con le parate di Puggioni, il migliore in campo. A quota 39 Corini si rotola nella bambagia ma nessuno dubita che il Chievo come non ha fatto sconti al Siena non ne farà neppure al Genoa, che ospiterà domenica prossima al Bentegodi.