Hiv, bimba Mississipi ancora malata: terapia contro Aids tutta da rifare

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Luglio 2014 - 15:24 OLTRE 6 MESI FA
Hiv, bimba Mississipi ancora malata: terapia contro Aids tutta da rifare

Una cellula infettata dall’Hiv (Foto LaPresse)

ROMA – La bimba del Mississipi nata da una donna con l’Hiv e che era considerata guarita dai medici è in realtà ancora malata. L’approccio terapeutico tentato dai medici del University of Mississippi Medical Center di Jackson è tutto da rifare. E la storia di speranza della bimba, che un trial clinico avrebbe dovuto replicare in 450 bimbi come lei nati contagiati dalle mamme sieropositive, diventa di nuovo un incubo.

Dopo l’entusiasmo iniziale per aver debellato il contagio da virus Hiv con una massiccia dose di farmaci antiretrovirali a partire da 30 ore dalla nascita e per 18 mesi la bimba sembrava guarita. La malattia è tornata e per Hanna B. Gay, la dottoressa della  University of Mississippi Medical Center di Jackson i risultati delle analisi sono stati “un pugno nello stomaco”.

La speranza di debellare il virus si spegne e l’intero approccio terapeutico è da ripensare. Quello che sembrava un punto di partenza diventa l’ennesimo punto d’arresto nella lotta all’Hiv e ai medici ora non resta che ripartire da zero.

D’altronde il virus dell’Hiv non è facile da debellare, data la sua grande capacità di mutazione: una volta infettato l’organismo il virus si nasconde nelle cellule, dal sangue al cervello e alle ossa, e come nel caso della bimba del Mississipi può ripresentarsi anche dopo molto tempo, quando ormai il contagio sembrava arrestato.

Anthony S. Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases ed esperto di Hiv, ha commentato:

“Dobbiamo tornare indietro e ripensare al da farsi. Ovviamente siamo dispiaciuti, ma la cosa non mi ha sorpreso. Da 25 anni cerco di capire dove il virus si nasconde e so bene che individuare i suoi nascondigli non è affatto facile”.