Finali Uefa Nations League. La competizione calcistica europea( biennale) per squadre nazionali è alla conclusione di una lunga cavalcata iniziata lo scorso settembre con 55 rappresentative.
Ne sono rimaste quattro. E questo poker si gioca le finali (domenica 18). Enschede la cosiddetta “finalina” per il terzo e quarto posto ((ore 15). A Rotterdam la finale per il primo e secondo (ore 20.45). Campione in carica è la Francia. Teatro tutto olandese. Ecco le due finali.
OLANDA-ITALIA (ORE 15 su Sky Sport Football)
Match di consolazione tra le semifinaliste sconfitte. L’Olanda ha perso con la Croazia (2-4); l’Italia dalla Spagna (1-2). Due sconfitte limpide per stessa ammissione dei c.t. Koeman e Mancini. Ora i due commissari se la vedranno tra loro. Entrambi devono svoltare. In verità più Mancini del Tulipano.
Dunque rivoluzione azzurra in vista. Inevitabile. Necessaria. Addio Bonucci, Immobile, Jorginho. Addio al doppio regista. Incerto il futuro dello stesso Mancini. Vedremo in campo Retegui e Raspadori. Probabile Verratti. Da definire tutto il resto, a cominciare dal portiere e dal modulo, anche se il 4-3-3 al momento offre più garanzie del deludente 3-5-2. Per l’attacco ci sarà un tridente inedito.
CROAZIA-SPAGNA (ORE 20.45)
È la finale tra due Nazionali di indubbio spessore. La Croazia ha un centrocampo ricco di mestiere e di talento a cominciare da Modric e Brozovic. Ma tutto il resto della squadra è molto competitivo. La Spagna ,c.t. De La Fuente ,è un mix di gioventù e veterani guidati da Rodri neo campione d’Europa con il Manchester City. Dietro ci sono tre veterani di grande mestiere come Jordi Alba, Laporte, Jesus Nagashima.
Davanti, alle spalle di Morata ci sono Gavi e Ansu Fati tutti da seguire. La Spagna ha spento gli azzurri all’88 esimo ma poteva risolvere la pratica molto prima. Lo stesso Mancini lo ha riconosciuto:” Il nostro calcio non è questo. La Spagna ha meritato, ha giocato meglio”. Il c.t. Spagnolo conta molto su Joselu, canterano del Real Madrid. Joselu h chiuso la Liga con 16 goal dopo Lewandowski e Benzema, ma primo tra i bomber indigeni. Il ragazzo di 33 anni sta stupendo tutti: tre reti con cinque tiri. È uno che centra sempre lo specchio della porta.