Autoassunzioni e affitti d’oro. La sanità calabrese racconata da Gian Antonio Stella

Pubblicato il 2 Agosto 2009 - 14:23 OLTRE 6 MESI FA

Fidarsi è bene, fidarsi di se stessi è ancora meglio. Così Michele Fazzolari ha pensato bene di autoassumersi.

Ma è stato “pizzicato” da Gian Antonio Stella che racconta la sua vicenda sul Corriere della Sera.

Blitz Quotidiano vi consiglia il pezzo dell’autore de “La Casta” come Articolo del Giorno.

«Fazzolari – scrive Stella – è riuscito a farsi affidare un compito delicato. Lui, precario, doveva occuparsi della stabilizzazione dei precari». Detto fatto, è stato stabilizzato l’uomo di cui il precario si fidava di più: se stesso.

Così, Fazzolari «ha firmato la “determina” e l’ha passata per la controfirma al diret­tore generale, Franco Petramala. Che senza batter ciglio ha dato il suo okey. Tirandosi addosso un acquazzone di polemiche».

Ma era appena l’inizio perchè, subito dopo è «arrivata un’altra grandinata».

«Causata da un altro contratto. Quello firmato dal direttore generale dell’Asp per prende­re in affitto una palazzina in località Muoio», una palazzina semiabusiva afftittata dalla Asl per la modica cifra di «420mila euro l’anno. Per sedi­ci appartamenti di edilizia popolare. Totale complessivo: oltre 2 milioni e mezzo di euro. Per una palazzina di periferia desti­nata ad ospitare fino al 2016 un po’ di uffici, di archivi, di garage».