Biella, tragedia della disperazione: madre soffoca figlia neonata

Pubblicato il 10 Settembre 2009 - 10:05 OLTRE 6 MESI FA

ambulanzaHa soffocato la sua figlioletta appena nata. Tragedia della disperazione a Biella dove una donna di 38 anni ha ucciso la sua quarta figlia.

La donna, martedì 8 settembre, ha avuto un’emorraggia e ha richiesto l’intervento di un’ambulanza. Quando gli operatori del 118 sono intervenuti sul posto, una cascina di Castelletto Cervo (Biella), si sono trovati davanti la donna in gravi condizioni, suo marito e una neonata moribonda. Nulla da fare per la piccola che è deceduta durante il trasporto in ospedale.

Una tragedia resa ancora più grave dalla sua evitabilità: la donna, infatti, aveva un precedente. Tentò di abbandonare in un cartone il suo terzo figlio. Nonostante questo, l’operaia tessile in cassa integrazione e la sua famiglia non erano seguiti da nessuna assistenza sociale.

Il marito, operaio in una fonderia, è indagato per concorso in infanticidio ma il suo ruolo sembrerebbe secondario anche perchè la moglie, in preda alla disperazione, avrebbe tentato di tenergli nascosta la gravidanza.

La donna, ha confessato l’omicidio della piccola Alice, frutto di un raptus dettato dalla disperazione: «Ho messo una mano sulla bocca perchè nessuno sentisse il suo pianto. Poi non so perchè non sono più riuscita a togliere la mano».