Ciclismo: Gilbert irresistibile, Freccia Vallone d'autore

Pubblicato il 20 Aprile 2011 - 18:23 OLTRE 6 MESI FA

HUY (BELGIO) – Una Freccia Vallone d'autore. Philippe Gilbert si regala la vittoria piu' bella della carriera. Dopo l'Amstel Gold Race il belga della Omega Pharma-Lotto fa saltare il banco anche nella classica delle Ardenne. Con uno scatto imperioso a 300 metri dal traguardo si e' presentato da solo a braccia alzate lasciandosi alle spalle gli spagnoli Joaquin Rodriguez, secondo gia' lo scorso anno, il campione olimpico Samuel Sanchez e il kazako Vinokourov. Male alla fine gli italiani. Tutto come al solito si e' deciso sul terribile Muro di Huy, dove le pendenze posso raggiungere anche il 24 per cento. Marcato assieme al francese Pineau, dopo un allungo a otto chilometri dal traguardo, si sono presentati con un vantaggio di tredici secondi sul gruppo ma sulle prime rampe del Muro sono stati raggiunti. In precedenza inutile prima un tentativo di fuga a quattro di Paterski, Vantomme, Van Hecke e Helminen, poi il contropiede del bielorusso Kiryienka e dello svedese Lovkvist, a una quindicina di chilometri dall'arrivo. A trecento metri Gilbert, il corridore forse piu' atteso in Belgio, e anche tra i piu' in forma del momento, ha piazzato la stoccata. Un allungo secco, una grande prova di forza. Nessuno ha saputo reagire e il belga ha conquistato quella che per lui e' la vittoria piu' bella e importante. Una stagione per lui gia' da incorniciare: dopo l'Algarve, le Strade Bianche, il terzo posto alla Sanremo, il nono alle Fiandre e poi la conquista della Freccia del Brabante e dell'Amstel, ecco per Gilbert il successo che lo consacra definitivamente l'uomo da classica. ''E' una grande sorpresa per me – ha detto – E' stato un arrivo straordinario. Alla partenza mi sentivo ancora stanco per la fatica di domenica, avevo difficolta' a concentrarmi e sono rimasto dietro. Poi mano mano che passavano i chilometri ho cominciato ad andare meglio. I miei compagni sono venuti piu' volte a incitarmi di rimontare. Cosi' alla fine mi sentivo fresco''. Ancora una giornata da dimenticare per gli italiani (primo in classifica Nocentini, trentunesimo a 36 secondi): oltre al tentativo di Marcato da segnalare un attacco anche di Gasparotto, a parte il buon lavoro svolto da Di Luca per la Katusha. Sfortunato Cunego che, dopo aver forato, è stato travolto da un altro corridore e ha chiuso con botte e acciacchi vari a oltre un minuto. Gara anonima anche per Ivan Basso, al rientro. Ma anche un grande come Contador (solo undicesimo al traguardo) ha dovuto inchinarsi a Gilbert. Che adesso diventa il grande favorito domenica anche per la Liegi-Bastogne-Liegi, ultima grande classica di primavera. Per la quarta volta l'edizione femminile e' andata all'olandese Marianne Vos. Bene comunque le italiane: quarta Elena Berlato, settima Tatiana Guderzo.