Pisa/ Sindaco impone lumi alle finestre durante festa patronale. I trasgressori saranno multati

Pubblicato il 15 Giugno 2009 - 13:29 OLTRE 6 MESI FA

Rischio multa per chi lascerà buio il proprio balcone o la propria finestra durante la festa patronale, a Pisa. L’iniziativa è stata presa dal sindaco Marco Filippeschi, che con un’ordinanza ha imposto a tutti i cittadini, in occasione delle celebrazioni di San Ranieri il 16 giugno, di decorare gli esterni delle proprie abitazioni con lumini e “biancherie”, sagome di legno sulle quali è applicato fil di ferro per bloccare i ceri. La pena per chi non obbedisce è compresa tra 200 e 500 euro.

La giunta di centrosinistra della città toscana ha potuto adottare il provvedimento grazie al pacchetto sicurezza approvato in Parlamento. «Infatti – ha spiegato l’asses­sore alle Manifestazioni storiche, Federico Eligi – abbiamo applicato l’arti­colo che prevede interventi in caso di degrado urbano. Pur­troppo i buchi neri, ovvero i lumini spenti, nei palazzi dei lungarni per san Ranieri sono una vera e propria offesa all’estetica della città». Alla questione estetitca si accompagna, secondo Eligi, anche una motivazione legata alla sicurezza, in quanto «il 16 notte in questa parte di Pisa si spegne completamente l’illumina­zione pubblica e a rischiarare le stra­de sono solo i ceri».

Dall’anno prossimo, invece, i pisani non solo dovranno rispettare l’ordinanza, ma dovranno procurarsi a spese proprie il materiale necessario per l’illuminazione. Anche in questo caso c’è il rischio di sanzioni, con le forze dell’ordine pronte a punire i trasgressori. La notizia dell’ordinanza ha subito suscitato polemiche, sia nelle associazioni dei residenti che negli ambienti intellettuali della città. Per Alfonso Maurizio Iacono, preside della facoltà di Lettere e filosofia dell’ateneo pisano, si tratta di un provvedimento sbagliato, perché «non si può imporre a qualcuno di festeggiare un santo con un lumino. E non si può negare a nessuno la libertà di non partecipare a una festa».