Ruini preoccupato per i rapporti col Governo. Stoccata al premier

Pubblicato il 6 Settembre 2009 - 11:47 OLTRE 6 MESI FA

La stoccata, il cardinale Camillo Ruini, se l’è riservata per la fine del suo intervento, per dargli modo di rimanere nell’aria, impressa negli ascoltatori.

Intervenuto a Villa d’Este sul tema “demografia e società, il religioso ha chiuso così la sua prolusione: «La Chiesa auspica che coloro che hanno a loro volta la capacità e la responsabilità di proporre stili di vita e di comportamento, operino anch’essi in direzione della promozione dei valori della famiglia, o quantomeno, non in senso contrario».

Riferimento chiaro e voluto a Silvio Berlusconi. Il “rischio” a questo punto è che il leader della Cei, diventi, improvvisamente, una sorta di “compagno Ruini”.

Il cardinale, in realtà, sembra non aver digerito il caso Boffo. Scrive il quotidiano La Repubblica, che la guida della Conferenza Episcopale Italiana ha detto ai prelati di essere «amareggiato» e «molto preoccupato».

Una storia che , riferisce il quotidiano, per Ruini può segnare un «punto di svolta», anzi «un’involuzione» nei rapporti tra la Chiesa italiana e il governo.

L’attacco al direttore di Avvenire è stato una «bomba imprevista», deflagrata con la violenza di un attentato.

Oltretutto, avrebbe detto Ruini ad altri religiosi, «rimpiazzare Boffo sarà difficilissimo. Perché era ed è un profondo conoscitore della popolazione cattolica, delle famiglie italiane».