Sardegna/ L’isola brucia. Diversi incendi da Solanas alla Gallura. Distrutte parti di macchia mediterranea

Pubblicato il 10 Luglio 2009 - 10:17 OLTRE 6 MESI FA

La Sardegna brucia. È stato un lungo giorno di fiamme e paura quello che ha costretto la macchina regionale dell’antincendio da una parte all’altra dell’Isola per domare i roghi divampati sin dal mattino. A Solanas, la località costiera del comune di Sinnai, il fuoco è divampato sul versante della montagna distruggendo la macchia mediterranea (già in passato gravemente minacciata dal fuoco) e lambendo la vallata occupata da abitazioni e villette, e raggiungendo, a causa del forte vento, anche il bivio che conduce alla nuova Orientale sarda.

Diverse case sono state evacuate per precauzione dai Vigili del fuoco e dalla Forestale. Sempre a Solanas sono intervenute le pattuglie della polizia stradale e i volontari della Protezione civile. Nel primo pomeriggio di giovedì un altro incendio ha costretto forestali e pompieri nel Medio Campidano, dove a Serramanna il fuoco ha distrutto molti ettari di territorio mettendo a rischio anche alcune aziende agricole.

Nel pomeriggio Cagliari e il Golfo sono stati ricoperti da una fitta coltre di fumo trascinata dal maestrale sulla città e la Sella Del Diavolo. Tra Siliqua e Vallermosa il fuoco, partito dall’incrocio di Villasor, ha “camminato” rapidamente per colpa delle violenti folate di maestrale raggiungendo anche l’impianto della Sandalia, a S’Acqua Cotta, e minacciando alcuni serbatoi di liquidi infiammabili presenti all’interno dell’azienda per il confezionamento dell’acqua minerale.

I vigili del fuoco hanno formato un vero e proprio cordone per impedire alle fiamme di raggiungere i serbatoi. Super lavoro anche in Gallura, interessata da almeno 4 fronti di fuoco: le fiamme hanno lambito il centro di Olbia, Agrustos, Cannigione e Porto San Paolo.