Terremoti, si avvicina la “crisi cosmica” di Bendandi?

Pubblicato il 1 Febbraio 2012 - 15:09 OLTRE 6 MESI FA

RAVENNA – Scosse sismiche a ripetizione, qualcuno pronto a parlare di sciame sismico dopo i terremoti del Nord Italia. E si riaffaccia la profezia di Raffaele Bendandi, l’uomo che a partire dagli anni Venti si costruì una fama come “veggente” di terremoti. Siamo infatti vicini al 5 e 6 aprile 2012, quando “una nuova serie impressionante di sismi colpirà l’intero pianeta e l’Italia potrebbe essere tra le zone più terremotate”.

“Tutte le scosse sono state rilevate dal nostro osservatorio – afferma Paola Lagorio direttrice della Casa museo “La Bendandiana” a Faenza -: i sismografi stanno avendo un’attività folle in questo periodo. Ci sono sommovimenti diffusi in tutto il mondo”. Si può definire sciame sismico? “E’ semplicistico sostenerlo, bisogna vedere la durata nel tempo e quali saranno le localizzazioni”.

“In nessun caso si tratta di previsioni di terremoti – precisa Paola Lagorio – ma riferite all’attività solare. Attività che comunque il sismologo metteva in stretta relazione ai terremoti. In effetti una grande esplosione solare c’è stata mercoledì prima del sisma e anche in precedenza alle altre scosse, compresa quella del Giappone. Ci stiamo infatti chiedendo quale possa essere la relazione”.

Bendandi parlava di “crisi cosmiche”, ossia fenomeni sismici più abbondanti in prossimità di periodi di massima attività solare. In grado anche di influire sui supporti tecnologici: “In un mondo avanzato tecnologicamente – spiega ancora la Lagorio – a causa del sole e dei suoi brillamenti possono impazzire computer e trasformatori. Ci sono certamente dei legami con quanto sostenuto da Bendandi”.