Terremoto a Roma: “E’ stato il vulcano”. “No, è colpa della faglia”

Pubblicato il 10 Luglio 2012 - 13:56 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – C’è chi dice che è stata colpa della faglia, c’è chi dice che sia stato un terremoto vulcanico. Il sisma che ha colpito l’area dei Castelli Romani il 9 luglio divide l’opinione degli esperti: due di loro, intervistati dal Messaggero, hanno fornito ipotesi discordanti. La cosa curiosa è che il vulcanologo dà la colpa alla faglia, il sismologo dice che “è stato il vulcano”.

“E’ stato il vulcano”

Secondo Gianluca Valensise, sismologo dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la zona intorno a Roma non è particolarmente a rischio, perché si sviluppa su vecchi vulcani: “Le faglie sotto il vulcano non sviluppano terremoti molto grandi”.

Valensise spiega che “i terremoti tettonici classici, tipo L’Aquila e l’Emilia Romagna, qui da noi non ci sono”, dunque tutta l’area non dovrebbe mai subire terremoti superiori alla magnitudo 5 della scala Richter.

“E’ stata la faglia”

Secondo Calvino Gasparini, direttore del museo vulcanologico di Rocca di Papa, il vulcano non c’entra niente. Gasparini spiega: “In genere i terremoti di origine vulcanica hanno un ipocentro a 5 chilometri. Quello di ieri è avvenuto a 10 chilometri di profondità”

Gasparini sposa invece la teoria della faglia appenninica: “Il terremoto è stato causato dal movimento della faglia appenninica che si sposta verso l’Adriatico”. E a supporto della sua tesi aggiunge: “Non è un caso che contemporaneamente siano stati registrati altri eventi sismici di bassa intensità in Sicilia, Calabria e Toscana”