L’insonnia: una speranza nel trattamento della depressione

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 8 Aprile 2010 - 20:14| Aggiornato il 3 Agosto 2011 OLTRE 6 MESI FA

Una scoperta che potrà far storcere il naso a parecchi: alcuni studiosi americani hanno scoperto che l’insonnia, o comunque il dormire poco, aiuta a curare la depressione. In particolare sembra sia una “mano santa” per le neo mamme che soffrono di depressione post partum.

Qualcosa di buono, quindi, l’insonnia sembra averla. Soprattutto se calcoliamo che la depressione post partum colpisce mediamente tra il 5 e il 25% delle neo mamme. I sintomi (inclusa la stanchezza, la fatica, il cambiamento di appetito, le crisi di pianto, l’ansia e l’irritabilità) si manifestano solitamente nei primi mesi dopo la nascita del figlio. Ora c’è un semplice modo per alleviare la depressione: dormire poco e invece di poggiare la testa sul cuscino, semplicemente fare altro. Ovviamente non per troppo tempo, onde evitare di compromettere attenzione, forza e energia.

Se una neo mamma sta, quindi, sveglia tutta la notte o nella parte finale della notte, la mattina dopo la depressione andrà meglio. E lo studio che sostiene questa tesi è di tutto rispetto: deriva, infatti, da anni di osservazioni del fenomeno su un campione di oltre 1700 neo mamme ed è stato pubblicato su 75 riviste scientifiche.

La privazione del sonno può, infine, migliorare l’umore anche nelle persone non depresse e può indurre euforia. Basta non strafare.