Tumori: da Monza primi dati al mondo sul nuovo farmaco contro il linfoma grave

Pubblicato il 25 Febbraio 2011 - 05:19 OLTRE 6 MESI FA

MONZA – Arrivano da Monza e sono positivi i dati sui primi due pazienti al mondo trattati con il nuovo farmaco per bocca crizotinib, un inibitore della proteina Alk che causa una forma particolarmente grave di linfoma: il linfoma anaplastico a grandi cellule o linfoma Alk-positivo, una neoplasia estremamente aggressiva, a rapida crescita e ad alta mortalità, che colpisce circa mille italiani all’anno.

I due pazienti, di 20 e 26 anni, in fase avanzata di malattia, sono stati trattati nell’Unità di ematologia dell’ospedale San Gerardo di Monza. I risultati sono pubblicati sul ‘New England Journal of Medicine’, in uno studio firmato da Carlo Gambacorti Passerini, professore associato di medicina interna al Dipartimento di medicina clinica e prevenzione dell’università di Milano-Bicocca, da Enrico Pogliani, direttore del Dipartimento di medicina clinica e prevenzione dell’ateneo e dell’Unita di ematologia del San Gerardo di Monza, e da Cristina Messa, docente di medicina nucleare.

Il gruppo di ricerca della Facoltà di medicina della Bicocca, diretto da Gambacorti Passerini, lavora da alcuni anni alla ricerca preclinica sul linfoma Alk-positivo e ha già prodotto importanti contributi nella conoscenza di questa patologia, sottolinea una nota dell’università. I malati protagonisti della pubblicazione sono i primi pazienti al mondo trattati con questi tipo di terapia, precisa la Bicocca. La terapia a base di crizotinib è stata avviata alla fine del giugno scorso ed è tuttora in corso. I due pazienti, inizialmente ricoverati in Ematologia al San Gerardo e ora dimessi, erano “casi estremamente avanzati – spiega Pogliani – per i quali i vari livelli di chemioterapia, incluso il trapianto autologo di midollo osseo, avevano fallito.

All’inizio della terapia i pazienti non avevano più di poche settimane di vita”. Il trattamento con crizotinib ha evidenziato una risposta soggettiva (scomparsa della febbre, diminuzione o scomparsa dei dolori) già dopo 3-4 giorni, con successiva regressione completa delle lesioni dopo un mese di terapia.