Morto il giornalista Saverio Tutino

Pubblicato il 28 Novembre 2011 - 15:39 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ morto Saverio Tutino, giornalista, scrittore e fondatore dell’Archivio diaristico nazionale. Tutino aveva 88 anni ed era stato ricoverato per un ictus alla Clinica San Raffaele di Roma. Nato a Milano nel ’23, Saverio Tutino, qui era studente universitario quando, dopo l’8 settembre ’43, per sfuggire alla chiamata alle armi dei repubblichini riparo’ in Svizzera.

In un campo di rifugiati ebbe i primi contatti con gruppi antifascisti e decise di tornare in patria entrando nelle formazioni partigiane in Val d’Aosta e nel Canavese.

Commissario politico prima della 76ma brigata Garibaldi e poi della VII divisione Garibaldi ”Aosta”, con la Liberazione entra tra i redattori del Politecnico di Vittorini.

Passa poi a Vie Nuove e quindi all’Unita’, come inviato in Cina e piu’ tardi come corrispondente prima da Parigi e poi da Cuba dove vive tutta la stagione della rivoluzione castrista (scrivera’ su Fidel e il Che due libri importanti come La Rivoluzione cubana e l’Ottobre cubano, lineamenti di una storia della rivoluzione).

Nel 1976, sin dalla fondazione del giornale, passa a Repubblica, come inviato in Spagna e ancora una volta in America latina. Intanto, nel 1984, Tutino aveva fondato a Pieve Santo Stefano (Arezzo) l’Archivio Diaristico Nazionale che ha animato sino all’estate scorsa e che ha sin qui accolto quasi diecimila scritti autobiografici di italiani.

Sulla scia di quella straordinaria esperienza anche Tutino ha affiancato nel 1995 ad una ricca produzione saggistica e di ricerca storica l’autobiografico ‘L’occhio del barracuda’: dalla Serra di Ivrea, dove era stato comandante partigiano alla Sierra Maestra dov’e’ tornato per ripercorrere i sentieri della guerriglia di Castro, passando prima per la Cina appena conquistata da Mao e per la Francia in lotta per impedire la liberta’ dell’Algeria.