Nigeria: chi uccide in nome di Dio, uccide Dio. Davide Rondoni sul Sole 24 Ore

Pubblicato il 9 Marzo 2010 - 11:19 OLTRE 6 MESI FA

«Ogni volta che si uccide in nome di Dio si sta uccidendo Dio. Quel che accade in Nigeria, dove solo ieri sono stati uccisi quasi trecento cristiani nel sud del paese, la chiamano guerra di religione. No, è una guerra di empietà. È la tragica ripetizione di una mostruosa empietà: usare il nome di Dio per colpire l’altro. Per offendere l’altro. Per annullare e violentare l’altro. Accade lontano, ma non abbastanza per non inorridire». Con queste parole Davide Rondoni racconta, sul Sole24Ore la guerra al massacro che ormai da molti anni si compie in Nigeria tra cristiani e musulmani.

«Da tempo in Nigeria – scrive Rondoni – bande di musulmani armati fanno strage di cristiani nei villaggi. E viceversa. Innescando una violenza torbida e infinita. Una fame di orrore che si nutre di altro orrore. In nome di Allah, secondo un copione che va in scena in molti paesi, cercano e eliminano i cristiani. Che si difendono. Che contrattaccano. E allora si dice guerra di religione. Ma è tutto meno che di religione».

«È di sangue, di odio, di potere – prosegue – Guerra di empietà, bisogna chiamarla, non di religione. La più empia che ci sia. Che non risparmia i bambini, colpendoli nel nome di Dio. Uccidendo così i più indifesi quaggiù: i bambini, e Dio. E non risparmia le donne. E non fa distinzioni se non una sola grande distinzione: il tuo Dio è diverso dal mio».