M5s, Beppe Grillo fa autocritica: “Errori streaming, Letta ne è uscito Statista”

di Daniela Lauria
Pubblicato il 21 Giugno 2013 - 19:45 OLTRE 6 MESI FA
M5s, Beppe Grillo fa autocritica: "Errori streaming, Letta ne è uscito Statista"

Un momento delle consultazioni in diretta streaming tra Pierluigi Bersani e i capigruppo M5s

RAGUSA – Beppe Grillo, forse per la prima volta dall’inizio della sua avventura politica, fa autocritica. E lo fa proprio sullo streaming, cavallo di battaglia del MoVimento da lui capeggiato, strumento principe di quella democrazia diretta cui i cinque stelle aspirano. A margine di un incontro a Ragusa, dove il leader del M5S si trova per la campagna elettorale, ha affermato: “Gli incontri trasmessi in streaming sono stati un errore. Soltanto noi potevamo fare passare Letta come uno statista, è stato fantastico, e il povero Bersani Gargamella ha fatto la figura di quello che veniva preso in giro”.

Il riferimento è chiaramente alle consultazioni avutesi per la formazione del governo, con Bersani prima e con Letta poi.  “In realtà – si è giustificato – il governo Letta era già stato progettato da Bruxelles e il nostro presidente della Repubblica ci ha messo il suo impegno per farlo”. E aggiunge: “Abbiamo fatto qualche errore di comunicazione, ma siamo un movimento giovane,

In una fase delicata come quella attuale, dove la discussione è incentrata proprio sull’uso della rete per la selezione dei candidati e sulle strategie di comunicazione, Beppe Grillo sembra quasi indirettamente recepire le critiche mossegli la scorsa settimana da Adele Gambaro, espulsa dopo la ratifica degli attivisti sul suo blog. Tanto che il mea culpa si allarga fino ai risultati delle elezioni comunali: “Alle amministrative abbiamo fatto degli errori, ma abbiano capito dove abbiamo sbagliato e non lo faremo più” spiega l’ex comico ligure. “L’errore – spiega Grillo – è stato di fare 200 liste, 50 delle quali in Sicilia, e non dedicarci ai capoluoghi, come Messina e Catania, con liste raffazzonate, fatte anche di brave persone, che erano già distrutte al loro interno perché erano entrate persone non compatibili con il Movimento. Abbiamo fatto un errore, non lo rifaremo più”.

“Io posso essere brusco – ha aggiunto – posso essere arrabbiato e dire qualche parolaccia. A volte sbaglio, ma è la rabbia che sento. Ma una rabbia buona che ha creato un movimento con 9 milioni di persone, andando al voto in maniera democratica, non ha creato manifestazioni contro la polizia. Questo lo devono riconoscere al movimento”.