“Merkel culona…”: se la frase uscisse con B. a Bruxelles?

Pubblicato il 12 Settembre 2011 - 12:09 OLTRE 6 MESI FA

Angela Merkel e Silvio Berlusconi (Foto laPresse)

ROMA – Ora, ve lo immaginate l’imbarazzo di un primo ministro di un grande paese come l’Italia che si auto-invita per un incontro non programmato a Bruxelles mentre le agenzie di stampa da Berlino a Londra passando per Parigi battono la seguente notizia: “Angela Merkel è una culona inchiavabile, avrebbe detto Silvio Berlusconi, intercettato durante una conversazione notturna con il suo amico e sodale Valter Lavitola, direttore dell’Avanti”?

Il collegamento tra la suddetta frase e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi va fatto con tutte le cautele del caso. E’ un si dice, ma ne parlano i parlamentari Pdl in Transatlantico. E’ un “corre voce” ma lo ha scritto, a suo modo, la Jena Riccardo Barenghi sulla Stampa, ci è tornato su il Fatto Quotidiano, lo ha riportato il sito Affari Italiani.

Il colorito epiteto sarebbe venuto fuori durante la stessa conversazione “notturna” con Lavitola in cui Berlusconi definiva il proprio paese di “m…”. Lo stesso paese per il quale la signora Merkel si sta adoperando affinché non crolli, facendo comprare alla Banca centrale europea i bond italiani, ormai rifiutati da tutti. Entrando anche in collisione con il membro tedesco a Francoforte Jurgen Stark, dimissionario pur di non concedere il beneficio del dubbio alla credibilità italiana.

I tempi del cucù e del nascondino, delle corna nelle foto, in confronto sono spassosi ricordi, innocenti flashback. Angela Merkel è una donna tosta, ha vissuto gli anni della Stasi e non ne farà certo una questione personale, anche se già dovette aspettare una volta Silvio che di chiudere il telefonino non ne voleva sapere. Ma il fatto che sia un tipo sportivo, non significa che non considererà tali parole in libertà un oltraggio al suo Paese. E dovesse legarsela al dito la signora dell’euro sarebbero dolori per tutti, qui in Italia. Berlusconi dovrà spiegare a lei in persona, a nome di tutti gli italiani, che era una battuta in allegria, dopo una giornata pesante, in un clima di rilassatezza. E siamo sicuri che Angela capirà che non è da nazione civile interferire sulla privacy di un cittadino, a maggior ragione se è il Capo che il popolo si è scelto? Perché è così che Berlusconi si giustificherà: forse sarebbe stato meglio che fosse andato a Napoli.