Barbara Berlusconi, candidata alle europee per mettere il nome sul simbolo?

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Marzo 2014 - 10:24 OLTRE 6 MESI FA
Barbara Berlusconi, candidata alle europee per mettere il nome sul simbolo?

Silvio e Barbara Berlusconi

ROMA – Barbara Berlusconi candidata alle europee per poter mettere il nome sul simbolo? L’ipotesi, targata Forza Italia, spunta all’indomani della definitiva incandidabilità di Silvio Berlusconi, sancita dalla Corte di Cassazione. Il 18 aprile i supremi giudici hanno confermato la condanna a 2 anni di interdizione dai pubblici uffici per il Cavaliere. L’estremo sacrificio della figlia di Veronica Lario sarebbe l’arma di riserva per la sua campagna elettorale, che lo vede ancora in campo ma non più come condottiero.

Spiega il quotdiano la Repubblica:

Ecco perché dallo scorso fine settimana il patriarca ha tenuto a rapporto, in separata sede, i figli di prime seconde nozze. Agli uni e agli altri ha spiegato come “non possiamo permetterci di rinunciare al nome Berlusconi nella lista di Forza Italia alle Europee, rischiamo di perdere milioni di voti”. E per farlo, nell’impraticabilità di una sua candidatura diretta, resta solo la via straordinaria del coinvolgimento di una delle figlie. E Barbara, lo ha confermato l’ultima volta domenica, a differenza della sorella Marina è “disponibile a compiere il sacrificio”.

Ma nell’ipotesi di Repubblica, c’è un intoppo: il nome in lista di Barbara oscurerebbe quello della sorellastra Marina, che nonostante le ripetute smentite, non avrebbe intenzione di lasciare alla sorella la scena politica:

E c’è più che il comprensibile scetticismo legato al coinvolgimento diretto della famiglia. Chi frequenta Villa San Martino legge, dietro l’ostilità, la paura che l’elezione a suon di milioni di voti della sorella — sarebbe capolista in tutte le circoscrizioni — proietti la giovane e intraprendente ad del Milan nella costellazione politica. Facendone a tutti gli effetti l’erede alla guida di Forza Italia e perfino del centrodestra. Un salto mortale che non convince tutti ma che per il Cavaliere è quasi obbligato, se non si vuole disperdere il patrimonio di voti rischiando un flop il 25 maggio, quando lui sarà vincolato dai servizi sociali.