Ignazio Marino: “Ambulanti e ambasciate evasori di Tarsu causa del dissesto”

Ignazio Marino: "Ambulanti e ambasciate evasori di Tarsu causa del dissesto"
Ignazio Marino (foto Lapresse)

ROMA – Il fatto desolante è che ci siano dei giornalisti che ci credono. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, dà la colpa del dissesto delle finanze del Comune di Roma a “consolati e ambulanti” che “evadono” le tasse comunali.

Parliamo di centinaia di milioni di debiti, nella capitale forse la più sporca del pianeta, dove nulla funziona a fronte delle tasse più alte d’Italia, e la colpa è degli ambulanti e dei diplomatici. Nemmeno Mussolini era arrivato a tanto col suo complotto demo pluto ecc.

Cosa inventa Ignazio Marino?

“Roma deve uscire dalla gabbia del Patto di Stabilità per poter investire e lo Stato deve risarcire la città che spende centinaia di milioni per il suo ruolo di Capitale”

sono le parole che una credulissima Repubblica, per la penna virtuale di Paolo Boccacci, gli attribuisce.

Poi la parte esilarante dedicata alle

“duecento ambasciate che non pagano la tassa sui rifiuti ai caldarrostai e camion bar che sborsano pochi euro di tasse”.

Da non crederci

Poi, con un linguaggio da giornale sportivo, Paolo Boccacci descrive

“un Marino a tutto campo che parla del decreto Salva Roma di fronte alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera”

dove, invece di ringraziare, si è lamentato così.

“Le sofferenze di bilancio? La Tarsu non è mai stata pagata dalle sedi diplomatiche anche di Paesi estremamente benestanti, penso ad Emirati Arabi Uniti o Kuwait, fino al mio insediamento. Per questo il peso sui cittadini romani è fortissimo, secondo solo a quello di Napoli”.

Ma è davvero possibile che alcune centinaia di rappresentanze diplomatiche e consolari facciano contrappeso un numero imprecisato di milioni di abitanti?

Poi la guerra agli ambulanti:

“I camion bar fatturano 2 o 3mila euro al giorno e pagano pochi euro di occupazione del suolo e chi vende caldarroste a 4 euro al sacchetto ne paga solo 3”.

Il predecessore di Marino, Gianni Alemanno, è stato un disastro, tutti ne conveniamo, basta pensare alla gestione della neve e alla vergogna delle municipalizzate.

Ma quando c’era sindaco Walter Veltroni, le cose erano solo un po’ meno peggio e quando pioveva, i tombini intasati facevano allagare Roma proprio come ora sotto Marino.

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