La Boschi legge Unità capovolta? Lei lascia dire, che stile

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Agosto 2015 - 13:06 OLTRE 6 MESI FA

RoMA – La foto di Maria Elena Boschi, ministro, che tiene in mano un giornale alla rovescia, continua a circolare su internet. dove, dai primi di luglio, si è anche aperto un appassionato confronto su due interrogativi fondamentali per il nostro futuro in Italia:

1. La foto è vera o si tratta di un “fake”?

2. Maria Elena Boschi è intelligente?

La foto, che appaiava una in apparenza mite e sorridente avvocatessa toscana a Mussolini, sembra essere un fake. Così hanno scritto in molti, con assoluta certezza.

Anche a un normale cittadino può riuscire difficile ricostruire la tecnica del fake, non si può non apprezzare lo scherzo, se è tale magari un po’ goliardico e non si può soprattutto apprezzare la serenità di Maria Elena Boschi. Per molto meno Laura Boldrini ha fatto intervenire la Polizia, ha fatto sequestrare numerose pagine internet (illegalmente) e ha preso lo spunto per attribuirsi un distaccamento della Polizia Postale incaricato di scoprire chi trama ai suoi danni sul web invece di occuparsi di pedofili e criminali in genere.

Maria Elena Boschi non ha esternato reazioni inconsulte, ha lasciato che altri smentissero, si insultassero e la insultassero, lei con grande distacco e senso della libertà e della democrazia. Agli occhi di chi si appassiona a queste quisquilie di stile, Maria Elena Boschi ha guadagnato almeno dieci punti.

Di Mussolini che leggeva alla rovescia un dizionario per darsi un contegno davanti a un gruppo di giornalisti all’epoca in Italia non si parlò. Ne riferì Ernest Hemingway, allora cronista di 24 anni, in un articolo per il Toronto Daily Star, riportato da Kenneth Schuyler Lynn nella sua biografia “Hemingway”.

Mussolini era primo ministro da meno di un anno, era il settembre del 1923. Scena a Losanna, dove si svolgeva una conferenza internazionale. Mussolini riceve nel suo appartamento in albergo i giornalisti per una conferenza stampa. Mentre il rumoroso e indisciplinato gruppo di reporter si accomoda nel salotto, Mussolini si dà un contegno, fissanto intensamente le pagine di un libro la cui copertina era coperta. Hemingway in punta di piedi gli andò dietro le spalle e scoprì che si trattava di un dizionario francese – inglese che ussolini teneva davati a sé ma capovolto.
Ma, alla fine di tanti discorsi, Maria Elena Boschi è intelligente o no?

L’oinione pubblica è spaccata e, non conoscendola personalmente, è difficile esprimere una opinione su una persona avvolta da un tale sistema di assistenza (assistenti, suggeritori, speech writers, spin doctors) che potrebbe trasformare anche un asino, neppure d’oro, in un solone.

La migliore difesa della Boschi è forse fornita da un suo denigratore, un certo Desperados che, intervenendo nel dibattito registrato da Giornalettismo, protetto dall’anonimo si lascia andare a queste offese:

“La bellezza della boschi e’ molto soggettiva, a me pare un’asina mal riuscita. Comunque sta di fatto che, la stupidita’ e l’ignoranza della signora, indipendentemente dalla bellezza o meno, e’ confutata dai fatti, basti guardare a cosa ha fatto e soprattutto da quanto ha detto (grandissime cazzate) da quando e’ nella squadra di quell’incompetente di renzi: IL NULLA ASSOLUTO”.

Forse non voleva dire “confutata” ma “confermata” ma la tragica confusione di parole è lì nero su bianco. Maria Elena Boschi, in un attimo di entusiasmo e di confusione, posando per una foto ricordo, potrà anche avere tenuto in mano il giornale alla rovescia, ma l’italiano lo ha sempre rispettato. Scrivendo parole di cui non sembra conoscere il senso, il nostro Desperados (anche sul plurale ci sarebbe da ridire) ha perso una decina di punti.