Maurizio Lupi lapsus: dice “il presidente Sgarbi” anziché Draghi VIDEO E Sgarbi, presente, se la ride

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Febbraio 2021 - 08:16 OLTRE 6 MESI FA
Maurizio Lupi lapsus: dice "il presidente Sgarbi" anziché Draghi VIDEO E Sgarbi, presente, se la ride

Maurizio Lupi lapsus: dice “il presidente Sgarbi” anziché Draghi VIDEO E Sgarbi, presente, se la ride (Foto da video)

Lapsus di Maurizio Lupi che chiama Sgarbi il presidente incaricato. Ovviamente intendeva dire Draghi. E proprio con Draghi Lupi aveva appena finito le consultazioni per il gruppo Noi con l’Italia. Con lui c’era proprio Vittorio Sgarbi, che quando ha sentito il lapsus si è messo a ridere.

Tra l’altro proprio Sgarbi ha raccontato un aneddoto curioso dell’incontro con Draghi. Durante il primo giro di consultazioni al deputato e critico d’arte si era accesa la torcia del telefonino. E il premier incaricato aveva detto: “Sgarbi, mi sta filmando?”. Questa volta il telefono pare sia rimasto spento.

Lupi, lapsus: dice Sgarbi al posto di Draghi

Curioso lapsus di Maurizio Lupi (Nci) al termine della consultazione con Mario Draghi. “Abbiamo ascoltato il presidente incaricato Sgarbi…”, gli scappa. Si riprende subito: “Il lapsus è stato determinato dalla esternazione di Sgarbi di cui vorrei non parlare…” ed ha continuato la sua dichiarazione.

Sgarbi e l’episodio del telefono con Draghi

La presenza di Sgarbi è stata tutt’altro che anonima, come d’altronde era avvenuto anche nell’incontro del primo giro di consultazioni, quando Draghi, notando la luce del suo smartphone accesa, gli aveva chiesto se per caso non stesse registrando un video. “La notizia è che ho cambiato telefonino, non si è acceso”, ha esordito il deputato critico d’arte, intervenendo dopo Lupi in conferenza stampa con il naso fuori dalla mascherina blu.

“Alzando la testa ho visto un affresco del primo ‘900 – ha raccontato Sgarbi, riferendosi all’opera nella Sala della Lupa che ritrae l’incontro fra Garibaldi e Vittorio Emanuele II a Teano -. C’era scritto: ‘A Roma ci siamo e ci resteremo’. Credo che questo valga per un mandato che non può essere portato a termine”. “Come sempre siamo stati colpiti dalla lucidità della visione di un presidente che indica come primo elemento quello di uscire dalla depressione economica ed psicologica – ha continuato -. Ritengo fondamentale che in questo governo non ci sia nessuno del precedente, e anche una certa riduzione dei petali di Arcuri che non ci sono sembrati encessari, e un’integrazione del Cts con persone in grado di dare equilibrio”.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev