ROMA – Chiara Ferragni sbarca alla Mostra del Cinema di Venezia, realizza il sogno del red carpet, posa, sorride, concede interviste secondo il copione ormai consolidato di regina dei social.
“Chiara Ferragni – Unposted”, il film sulla sua vita
Così giovane è già meritevole di un documentario sulla sua vita da influencer, un film diretto da Elisa Amoruso, “Chiara Ferragni – Unposted”.
Tutto molto bello, anche Hollywood Reporter si inchina, poi vai a vedere cosa ne pensi il Mereghetti (ormai eponimo per la critica cinematografica) e capisci che non di cinema si tratta ma di propaganda.
Mereghetti: “Propaganda adatta a Kim Jong-un”
Paolo Mereghetti sul Corriere della Sera non assegna nemmeno una stella, perché il prodotto in questione è artisticamente “inqualificabile”. Avrebbe dovuto chiamarsi “embedded” non “unposted”, come i servizi giornalistici al seguito delle truppe di guerra.
“Non è cinema, è propaganda, di quelle che pensavamo adatte a Kim Jong-un e non a una Mostra d’Arte Cinematografica”. Rivelazioni nessuna, di accenni a una qualche problematicità nemmeno l’ombra, silenzio assoluto (anche nelle interviste) sul primo fidanzato e sulla società che gestisce. Al pubblico sembra piacere così.