Gb. Guardian, aumentano crimini odio contro cittadini Ue

Pubblicato il 19 Settembre 2016 - 13:39 OLTRE 6 MESI FA
Cittadini dell' Ue a Londra

Cittadini dell’ Ue a Londra

GB, LONDRA – Arriva da diverse ambasciate europee a Londra la conferma di un aumento in Gran Bretagna degli episodi d’intolleranza e dei “crimini d’odio” a danno di cittadini di Paesi Ue – soprattutto dell’est – sullo sfondo del dibattito sull’immigrazione innescato dal referendum di giugno sulla Brexit. Lo sostiene il Guardian in una nuova inchiesta.

Un’impennata degli incidenti era gia’ stata segnalata da alcuni media sulla scorta di dati recenti diffusi dalla polizia, anche se i sostenitori della Brexit avevano poi contestato l’idea di un legame diretto con la campagna referendaria dei mesi scorsi. Ora il Guardian rilancia, affermando di aver raccolto elementi preoccupanti al riguardo interpellando 17 ambasciate e consolati europei, con decine di intimidazioni o aggressioni denunciate.

In particolare i diplomatici della Polonia segnalano oltre 30 incidenti censiti a danno di loro connazionali dal 23 giugno, fra cui il piu’ grave di tutti: l’uccisione di un immigrato polacco e il ferimento di un altro da parte di una gang di teenager a Harlow, in Inghilterra.

Fra gli altri esempi, spiccano i colpi di pistola sparati contro la casa di una famiglia lituana nell’ Ulster, il rogo di un negozietto di romeni a Norwich, la devastazione di una casa di lettoni a Nottingham. E il caso d’una donna finlandese aggredita al grido di: “Polacca, vattene a casa”. “Segnaliamo ogni singolo incidente e ne siamo rattristati”, ha commentato l’ambasciatore di Varsavia nel regno Arkady Rzegocki.