Coronavirus Germania, dirottavano aiuti destinati alle aziende: scoperti 104 siti fake

di Caterina Galloni
Pubblicato il 22 Aprile 2020 - 07:25 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, Ansa

Coronavirus Germania, dirottavano aiuti destinati alle aziende: scoperti 104 siti fake (foto Ansa)

ROMA – La Germania reprimerà le frodi sugli aiuti per il coronavirus: è quanto promette il governo tedesco dopo la scoperta di truffatori online che avevano creato 104 siti web falsi, raccolto i dati delle imprese che chiedevano i fondi e usato le informazioni per appropriarsi del denaro.

Gli artisti della truffa, molti dei quali operavano nell’Europa Orientale, stavano dirottando i generosi aiuti del paese destinati alle imprese colpite economicamente dalla pandemia.

Hubertus Heil, ministro del lavoro, ha affermato che tutti i truffatori saranno indagati e perseguiti.

“La maggior parte delle persone si comporterà con correttezza ma chi commette frodi sarà catturato e punito” ha detto Hil parlando all’emittente di stato tedesca ARD TV.

La polizia di Berlino ha dichiarato che un uomo identificato come Ahmad A è sotto inchiesta per “sfruttamento della crisi causata dal coronavirus”: avrebbe tentato di truffare 18.000 euro in aiuti finanziari dall’IBB, la banca per lo sviluppo di Berlino.

L’uomo, che secondo la polizia a Berlino ha legami con un movimento islamista militante, ha affermato di gestire un’attività che a causa del coronavirus ha dovuto chiudere, mentre in realtà viveva di benefit.

Gli agenti hanno perquisito l’appartamento, sequestrato il denaro contante e i dispositivi elettronici.

Il più eclatatante esempio di abusi è nella Renania-Vestfalia, lo stato più popoloso della Germania, dove a seguito della scoperta che i criminali stavano truffando centinaia di migliaia di euro, per una settimana il governo è stato costretto a sospendere il programma di aiuti.

I truffatori avevano realizzato più di 90 siti Web falsi contenenti i dati delle aziende che richiedevano i fondi di emergenza, un’attività nota come “phishing”.

Hanno poi usato le informazioni per richiedere fondi che fluivano dalle casse statali nei propri conti.

Attualmente le autorità stanno indagando su 104 siti falsi, alcuni dei quali sono stati fatti risalire a server in Slovacchia e negli Stati Uniti.

“Stiamo parlando di veri professionisti, con un’eccellente competenza informatica”, ha dichiarato il ministro degli interni della regione Herbert Reul.

Secondo Reul, i truffatori si vantavano – sul cosiddetto dark web, una parte di Internet a cui è possibile accedere solo tramite software specializzato – di aver truffato con successo 3.500-4000 set di dati.

Isabel Skierka, ricercatrice di sicurezza informatica alla business school ESMT di Berlino, ha affermato che la pandemia ha offerto ai criminali informatici nuove e redditizie opportunità sfruttando la paura delle persone.

“Con questa emergenza, le persone sono meno caute e più inclini a scaricare documenti o aprire link relativi al virus e alla loro situazione personale e finanziaria”, ha spiegato Skierka.

Con un numero maggiore di dipendenti che lavorano da casa, i criminali sono ancora più in grado di “ottenere l’accesso alla rete interna di una società attraverso le configurazioni poco sicure in casa dei dipendenti”.

La Germania è stata uno dei primi paesi a istituire ampi programmi di aiuto per le imprese colpite dalla pandemia di coronavirus, che secondo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale, dalla Grande Depressione degli anni ’30 causerà il peggior crollo economico mondiale.

La produzione è diminuita drasticamente dopo che le società di tutta la Germania hanno sospeso la produzione per il lockdown che ha bloccato decine di migliaia di aziende.

Nelle ultime settimane il governo tedesco ha istituito un fondo di salvataggio di 600 miliardi di euro per le grandi aziende, un regime sostenuto dallo stato che offre prestiti rapidi fino a 500.000 euro alle piccole e medie imprese e un fondo speciale di 50 miliardi di euro che distribuisce contanti alle piccole imprese, ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti.

I funzionari hanno sottolineato fin dall’inizio che nella distribuzione dei fondi le priorità erano la velocità e la semplificazione.

Da quando ha lanciato e concesso aiuti per un totale di 9 miliardi di euro, il ministero dell’Economia ha dichiarato di aver approvato 1,1 milioni di domande per il fondo autonomo.

Anche singoli stati come la Renania-Vestfalia e la Baviera hanno istituito un proprio sistema. Hubert Aiwanger, ministro dell’Economia bavarese, ha dichiarato che ottenere velocemente i fondi è stata la prima priorità.

“Ma tra qualche mese, quando avremo un po’ di respiro, ovviamente controlleremo se ci sono stati dei ciarlatani che ci hanno imbrogliato e dovranno restituire il denaro” ha detto Aiwanger a Bavarian Radio.

Ma Skierka ha sottolineato che in molti casi i programmi di aiuto non hanno modo di verificare adeguatamente le identità dei richiedenti.

La Germania ha “avuto diversi problemi con la digitalizzazione dei servizi governativi. Per anni e in periodi di crisi come questo, tali ritardi fanno pagare lo scotto”, ha affermato Skierka.

Dopo la chiusura per una settimana, il programma di aiuti della Renania-Vestfalia ha iniziato ad accettare nuovamente le domande ma conmaggiori requisiti di sicurezza.

Reul ha affermato che gli investigatori stanno lavorando “per scoprire questi perfidi piani”.

Le truffe si sono diffuse in altre parti del paese.

In Sassonia, la banca per lo sviluppo locale SAB ha dichiarato che a causa dei siti Web falsi ha smesso di erogare sovvenzioni alle piccole imprese.

La banca ha dichiarato di aver “preso tutte le misure necessarie per evitare l’errata assegnazione di fondi pubblici”.

La polizia tedesca ha inoltre avvertito i cittadini di fare attenzione alle e-mail false che si spacciano per l’OMS o altre organizzazioni, con allegati ransomware.

Altri truffatori hanno inviato mappe false fingendo di mostrare la diffusione della malattia in tempo reale.

Una volta aperta, l’e-mail ha installato un malware che legge le password della vittima e i dettagli del conto bancario, ha avvisato la polizia. (Fonte: Financial Times).