France Telecom, al via il processo: “19 dipendenti suicidi per mobbing”

di Caterina Galloni
Pubblicato il 9 Maggio 2019 - 06:18 OLTRE 6 MESI FA
France Telecom, al via il processo: "19 dipendenti suicidi per mobbing"

France Telecom, al via il processo: “19 dipendenti suicidi per mobbing”

PARIGI – Si è aperto a Parigi il processo a France Telecom, attualmente Orange, e agli ex vertici per il suicidio di 19 dipendenti, un caso di mobbing che un tecnico in una lettera d’addio aveva definito “un management del terrore”. La società, l’ex amministratore delegato Didier Lombard e diversi altri capi sono sotto processo per “vessazioni morali”. I pm sostengono che la società abbia imposto ai dipendenti “controlli eccessivi e intrusivi”, assegnato dei lavoratori a compiti avvilenti, non abbia fornito formazione, isolato il personale e adottato “manovre di intimidazione o minacce e tagli salariali”.

Se dichiarati colpevoli, gli imputati potrebbero essere condannati a un anno di carcere e una multa di 15.000 euro mentre la società potrebbe ricevere una sanzione di 75.000 euro. Un ex dipendente – che nel 2011 ha cercato di suicidarsi e da allora è in congedo per malattia – ha riferito che la sua vita è stata “rovinata” dalla società, dove aveva iniziato a lavorare nel 1982. Secondo i pm i vertici di France Telecom adottarono una politica aziendale mirata a destabilizzare dipendenti e a creare un clima professionale ansiogeno, attraverso “ripetuti inviti all’uscita”, “diminuzioni delle remunerazioni”, “riorganizzazioni multiple e disordinate” e inoltre “attribuzione di compiti avvilenti”.

Sul banco degli imputati, anche l’ex numero due della società Louis-Pierre Wenes e l’ex capo delle risorse umane Olivier Barberot. Al culmine della crisi, Lombard aveva parlato di una “moda suicida” e detto al personale: “In un modo o nell’altro, dalla porta o dalla finestra, farò in modo che le persone se ne vadano”. Gli avvocati difensori affermano che non poteva sapere cosa stesse accadendo nell’intera rete di France Telecom con oltre 100.000 dipendenti.

“Didier Lombard è sospettato di molestie nei confronti di persone che non ha mai visto”, aveva detto Veil nel 2012, quando a Lombard erano state consegnate le accuse preliminari. Lombard sostiene che i suicidi siano stati provocati da “difficoltà locali senza collegamento tra loro” e non avevano nulla a che fare con i tagli dei posti di lavoro che all’epoca stava operando la società. Dopo l’ondata di suicidi che aveva scioccato la Francia, Lombard si era dimesso nel marzo 2010. 

Sindacati e dirigenti affermano che 35 dipendenti di France Telecom si siano suicidati tra il 2008 e il 2009. Nel luglio 2008, un tecnico di Marsiglia di 51 anni si era tolto la vita, aveva lasciato una lettera in cui parlava di “management del terrore”, denunciava “il superlavoro, il senso permanente di urgenza, la totale disorganizzazione della società”. “Mi tolgo la vita a causa del lavoro a France Telecom. E’ l’unica ragione”. 

A Parigi, due mesi dopo, una donna di 32 anni si era lanciata dalla finestra del suo ufficio mentre i colleghi assistevano inorriditi; nel marzo 2009, il 52enne Herve era pronto a emularla ma i colleghi riuscirono a salvarlo. A seguito di una denuncia del sindacato del Sud, fu aperta un’indagine sull’ondata di suicidi dei dipendenti, avvenuta tra il 2007 e il 2010. 

E’ la prima volta che i vertici di una società blue chip, nell’indice azionario francese CAC-40, sono processati per vessazioni morali. France Telecom, precedentemente una società pubblica, è stata privatizzata nel 2004, un’iniziativa che ha comportato importanti ristrutturazioni e perdite di posti di lavoro. (Fonte: Daily Mail)