Gb. I sigari, un tempo simbolo di potere, sono in via di estinzione

Pubblicato il 3 Gennaio 2014 - 14:12 OLTRE 6 MESI FA
Winston Churchill col suo inseparabile sigaro

Winston Churchill col suo inseparabile sigaro

GB, LONDRA – I sigari, un tempo simbolo di potere (vedi Winston Churchill) e – secondo alcuni – di indubbio fascino, soprattutto maschile (vedi Clint Eastwood tra gli altri), sono in via di estinzione nel Regno Unito, con poche nicchie protette rimaste tra i piu’ facoltosi in eleganti fumoir di Mayfair. Lo rivela il Financial Times, registrando una disaffezione partita dalle leggi anti-fumo introdotte nel Paese nel 2007 innescando un processo irreversibile secondo cui, stando ad esperti, gia’ nel 2026 i sigari potranno essere considerati scomparsi e tutto ciò che evocano relegato a immagini del passato.

Negli ultimi cinque anni il consumo di sigari si e’ ridotto di un quinto, e ben dell’80% negli ultimi due decenni, e mentre nel 1992 i britannici acquistavano 2,1 kg di sigari all’anno, lo scorso anno ne hanno acquistati solo 400 grammi, secondo cifre ufficiali. Cosi’ il valore del mercato dei sigari nel Regno Unito si e’ ridotto di un quinto tra il 2007 e il 2012. Secondo Simon Evans, della Imperial Tobacco, l’immagine del sigaro non fa presa sui giovani: ”Lo vedono come qualcosa che appartiene alla generazione dei loro padri o dei loro nonni”.

Cosi’ a resistere sembra essere solo il mercato di fascia alta: quelli fatti a mano, invecchiati come certi whisky continuano ad essere richiesti, da grandi alberghi e locali specializzati. Sembra invece fallito il tentativo di attirare la clientela femminile proponendo sigari ‘mirati’. Gli esperti lo spiegano bene: apprezzare i sigari non e’ una questione di genere, le donne del resto ”non bevono vini diversi da quelli apprezzati dagli uomini” al contrario di quanto qualcuno possa pensare.