MADRID – Almeno 35 persone sono morte in Spagna e Portogallo a causa dei violenti incendi alimentati dai forti venti, fino a 130 chilometri orari, causati dal passaggio dell’uragano Ophelia. Un’altra persona è morta in Irlanda.
I tragici bollettini di Spagna e Portogallo. La protezione civile portoghese ha spiegato che almeno 31 persone sono morte e altre 25 sono rimaste ferite, tra cui molti vigili del fuoco, per le fiamme, mentre nella Galizia spagnola quattro persone hanno perso la vita, intrappolate in un’auto. Particolarmente colpita la zona di Vigo e Pontevedra: 15 sono i focolai attivi da sabato e 4.000 gli ettari di terreno già distrutti. La situazione è il risultato di un’estate particolarmente secca, di temperature che ancora ieri si mantenevano sopra i 30 gradi e di incendi alimentati dalle raffiche di vento portate da Ophelia. In Portogallo i servizi di emergenza hanno registrato più di 500 incendi ieri, il numero più alto dell’anno in un solo giorno e il peggiore in oltre 10 anni.
L’uragano ora si sta muovendo verso l’Irlanda. Dove sono state chiuse tutte le scuole ed è stato mobilitato anche l’esercito. E c’è già un morto. A ciclisti e motociclisti è stato fatto divieto di percorrere le strade, in vista di venti che potrebbero raggiungere i 130 chilometri orari.
Il livello di allerta è stato elevato dal livello arancione al rosso, il massimo, per tutto il Paese e in Irlanda del Nord. Venti forti potranno interessare anche Scozia, Galles e Inghilterra.
(foto Ansa)