Portogallo, uomo tradito picchia la moglie con una mazza chiodata. Niente carcere: “Lei ha leso la sua dignità”

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Ottobre 2017 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
portogallo-uomo-tradito

Portogallo, uomo tradito picchia la moglie con una mazza chiodata. Niente carcere: “Lei ha leso la sua dignità”

LISBONA – In Portogallo nel 2015 un uomo tradito dalla moglie la picchiò con una mazza chiodata. I giudici, però, per risparmiargli la condanna, al processo hanno citato la Bibbia e l’aggressore non farà un giorno di galera.

I gruppi di difesa dei diritti delle donne hanno protestato dopo che il Tribunale di Porto  ha dichiarato di avere “una certa comprensione” per l’aggressore poiché l’adulterio è “un reato molto grave, lesivo dell’onore e la dignità di un uomo”.

L’ex marito è stato condannato a un anno e tre mesi con la condizionale e a una multa di 1.750 euro per l’uso della mazza chiodata che, nel 2015, ha procurato alla donna ferite e contusioni.

Il procuratore ha sostenuto che la sentenza era troppo indulgente e chiesto a un tribunale d’Appello 3 anni e 6 mesi di carcere, ma i giudici hanno respinto la richiesta e ricordato che, secondo la Bibbia, una donna adultera dovrebbe essere punita con la morte, e citato una legge portoghese del 1886 che dava solo pene simboliche agli uomini che uccidevano le mogli sospettate di adulterio.

I giudici del tribunale d’Appello di Porto, la seconda città più grande del Portogallo, hanno scritto che si riferivano alla Bibbia e a una vecchia legge “per sottolineare che l’adulterio di una donna è un comportamento che la società ha sempre condannato fortemente”.

La sentenza è diventata pubblica e ha scandalizzato i social media portoghesi, nonché numerosi gruppi a sostegno dei diritti, scrive il Daily Mail.

Nell’aggressione del 2015 uno degli uomini ha bloccato la vittima mentre un altro l’ha colpita con una mazza chiodata. Entrambi gli aggressori sono stati condannati a pagare multe pesanti in aggiunta alla condanna di un anno con sospensione della pena.

UMAR e il movimento femminista Por Todas Nos hanno organizzato una protesta nel centro di Lisbona e anche a Porto ci sono state manifestazioni con lo slogan “lo sciovinismo maschile non è giustizia, ma crimine”.

Il Consiglio Superiore della Magistratura del Portogallo, un organo di sorveglianza, ha dichiarato di aver preso atto della “viva critica da parte di ampie parti dell’opinione pubblica”. Tuttavia, ha dichiarato che i tribunali sono indipendenti e non possono intervenire, anche quando si trovano di fronte a decisioni “arcaiche, inopportune o sfortunate” da parte dei giudici. La donna potrà rivolgersi alle corti superiori del Portogallo.