Raffaele Sollecito, la Svizzera indaga sul permesso: “Può essere revocato”

Pubblicato il 9 Aprile 2013 - 20:03| Aggiornato il 29 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

LUGANO – La Svizzera indaga sul permesso di soggiorno a Raffaele Sollecito. Dopo che la Cassazione ha riaperto il caso sulla morte di Meredith, ordinando un nuovo processo d’appello per Sollecito e Amanda Knox, il governo confederale fa luce sul permesso dato allo studente italiano che potrebbe così, se volesse, aspettare il giudizio all’estero. Il governo svizzero ha fatto luce sul permesso accordato e tutto è risultato assolutamente regolare, come scrive il Sole 24 Ore:

Il caso è approdato al Consiglio di Stato – il governo cantonale – sulla scorta dell’interrogazione del deputato leghista Daniele Caverzasio che aveva chiesto lumi sull’iter della procedura e sulle eventuali misure di sorveglianza per l’ospite suo malgrado famoso. Il presidente Beltramelli, nella risposta scritta, spiega che Sollecito ha presentato una domanda per esercitare attività dipendente in Svizzera (nella Experience teller media & web management Sa, registrata il 21 novembre del 2012, sede legale a Lugano e di cui Sollecito figurerebbe amministratore, ndr) , domanda sdoganata come regolare dall’Ufficio migrazione di Bellinzona.

Eppure qualcosa potrebbe cambiare:

Questo non significa però che il soggiornante italiano sia al riparo da qualsiasi rischio., perché «una sottaciuta pendenza penale a suo carico potrebbe comportare la revoca del permesso», e su questo punto «l’Ufficio migrazione sta effettuando le verifiche necessarie». A rivelare l’intenzione di Sollecito di trasferirsi in Svizzera era stata la fidanzata nel corso di un’intervista televisiva. L‘idea imprenditoriale è quella, con evidenti riferimenti autobiografici, di una società che si occupi di casi giudiziari irrisolti, che raccolga informazioni, testimoni e che rilanci mediaticamente le vicende.