Accerchiati, insultati e picchiati da un branco di bulli. Aggressione omofoba a Palermo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Gennaio 2024 - 13:38
Accerchiati, insultati e picchiati da un branco di bulli. Aggressione omofoba a Palermo. Foto d'archivio Ansa

(foto d’archivio Ansa)

Accerchiati e picchiati da un branco di bulli a pochi passi dal Teatro Massino a Palermo. Sei giovani che erano appena usciti da un locale e stavano passeggiando sono stati accerchiati, insultati con frasi omofobe e poi picchiati. Dodici sarebbero, secondo una prima ricostruzione, gli aggressori.

La prima ricostruzione

Due delle vittime sono riuscite a scappare nel tentativo di chiedere aiuto a qualche pattuglia di polizia prima di sporgere denuncia in questura. Il gruppo di amici è stato colpito con calci e pugni e altri insulti. Nessuno sarebbe intervenuto per cercare di proteggere le vittime. Quando è arrivata la polizia il branco era fuggito via verso via Cerda. Le vittime, giovani di 24 e 29 anni sono stati anche minacciati di morte se si fossero rivolti alle forze dell’ordine. Alcuni tra gli aggrediti sono finiti in ospedale per farsi refertate. Sono in corso indagini per individuare gli aggressori.

Il racconto

“Nessuno ci ha soccorso – racconta uno degli aggrediti -.  In via Ruggero Settimo c’era tanta gente. Non si è fermato nessuno a soccorrere i miei amici che venivano picchiati senza alcun motivo. I ragazzini, tutti minorenni, si sentivano i padroni della strada e potevano fare qualunque cosa. Una banda che aveva deciso di trascorrere la serata aggredendo qualcuno. Ci hanno visti e senza un motivo particolare hanno pensato bene che fossimo una possibile preda. Un obiettivo perfetto per il sabato notte”.

Le vittime sono giovani dai 24 anni ai 29 anni. Sono studenti universitari, professionisti e impiegati. “Si esprimevano in siciliano e mentre picchiavano ci insultavano – continua il giovane – Poi vigliaccamente sono fuggiti. I miei amici sono finiti in ospedale per farsi refertare. Finire la serata al pronto soccorso non era quello che avevamo programmato per trascorrere una serata tra amici. Abbiamo presentato denuncia. Spero che la polizia li prenda. E’ stato un incubo”.