Adamello, precipita cordata sulla Presanella: due morti, tre gravi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Agosto 2017 - 18:11 OLTRE 6 MESI FA
Adamello: precipita cordata sulla Presanella, un morto ma i feriti sono gravi

Adamello: precipita cordata sulla Presanella, un morto ma i feriti sono gravi (foto d’archivio Ansa)

TRENTO – Si è trasformata in tragedia la gita su un ghiacciaio in Trentino di due famiglie bresciane e di due amici, tutti residenti della zona del lago d’Iseo. Sono saliti in nove sulla Presanella e sono precipitati: due i morti (uno di loro è conosciuto nel mondo dei motori per essere stato il meccanico personale di Max Biaggi), sette i feriti, due dei quali gravi.

L’incidente, poco dopo le 9.30, a oltre 3.000 metri di quota nel Trentino nordoccidentale. Si è chiusa così, nel dramma, quella che era iniziata come una giornata d’estate perfetta per un’escursione sulle cime delle Dolomiti del parco Adamello Brenta.

Gli alpinisti erano partiti dal rifugio Denza, a 2.298 metri di altitudine, appena sotto la morena del ghiacciaio. Ben attrezzati, si erano incamminati per la via normale in tre cordate, a corda distesa e senza chiodi. Qualcosa però è andato storto per la cordata più in alto, quando erano ormai a circa 3.200 metri di quota, nei dintorni della forcella Freshfield. Hanno perso l’equilibrio o sono scivolati, coinvolgendo nella caduta anche il resto del gruppo. Qualcuno è precipitato per quasi duecento metri. Sul luogo dell’incidente è intervenuto il Soccorso alpino dei Trentino, coordinato dal presidente, Adriano Alimonta, con 15 uomini, tre medici e tre elicotteri, più quello dell’Aiut Alpin dell’Alto Adige, e altri mezzi.

Le due vittime sono state trasportate in una camera mortuaria nella vicina Vermiglio, da dove i carabinieri della stazione locale, con i colleghi della compagnia di Cles e quelli di Marone, nel Bresciano, sino sono messi al lavoro per identificare le persone coinvolte, dal momento che non tutte avevano con sé dei documenti. Si tratta di Raffaella Zanotti, 41 anni, e Luciano Bertagna, 45. Quest’ultimo era conosciuto nel mondo della MotoGp perché è stato meccanico Ducati e meccanico personale di Max Biaggi, ma era anche noto nella sua zona di residenza, perché gestiva un locale. Ricoverato agli Spedali civili di Brescia c’è il marito di Raffaella Zanotti, 55 anni, mentre i figli, di 14 anni ancora da compiere e 21 anni, si trovano a Trento. L’uomo e l’adolescente risultano entrambi in gravi condizioni. L’altra vittima, Luciano Bertagna, era un amico del gruppo, così come un altro uomo di 47 anni, ricoverato a Trento. Coinvolta nell’incidente una seconda famiglia di tre componenti: il marito, 45 anni, è all’ospedale di Bolzano, in condizioni serie, mentre la moglie, 37 anni, e il figlio, anche lui 14 anni ancora da compiere, sono a Trento.

Quello di oggi è solo l’ultimo di una serie di incidenti in montagna che hanno provocato morti e feriti. Proprio ieri in Trentino c’era stata un’altra vittima, un escursionista del posto di 59 anni, Fabio Malfer, precipitato scendendo su un sentiero sul Vioz, sopra Peio. E ancora ieri un altro bresciano, l’imprenditore di 51 anni Marcello Rosa, era morto travolto da dei massi sulla parete sud del Gavia, in Valtellina. Da ieri pomeriggio, poi, sono in corso le ricerche in Val d’Aosta di un escursionista, Claudio Bredy, 54 anni, ex sindaco di Gignod e dirigente regionale, che si era diretto sul Mont Seuc, nella valle di Cogne, e non è più rientrato a valle.